Collettivamente memoria, testimonianze sul bombardamento
di Cesare Fumana

Per il 71° anniversario del bombardamento di Gavardo, gli alunni della scuola secondaria di primo grado “G. Bertolotti” incontreranno alcuni testimoni nell’ambito del progetto “Collettivamente memoria”. Questo venerdì 29 gennaio in serata la Messa e la commemorazione civile


Questo venerdì, 29 gennaio, ricorre il 71° anniversario del bombardamento di Gavardo. Come per gli anni precedenti, anche quest’anno le studentesse e gli studenti delle classi terze della scuola secondaria di primo grado “G. Bertolotti”, nelle mattinate di venerdì 29 e sabato 30 gennaio, incontrano i “testimoni” nell’ambito del progetto “Collettivamente memoria”: testimonianze sul bombardamento di Gavardo del 29 gennaio 1945 in un incontro-scambio intergenerazionale fra sopravvissuti e giovani studenti, con il contributo di Silvia Berruto, nipote di un internato militare, attraverso anche dei materiali audiovisivi.

Il 29 gennaio 1945 è una data che ha segnato la storia di Gavardo. A pochi mesi dal termine del secondo conflitto mondiale, gli americani, che avevano intenzione di abbattere il ponte sul fiume Chiese per non far passare i fascisti tedeschi, lanciarono una bomba da un aereo che però colpì il centro storico uccidendo 52 civili.

«A Gavardo – scrive Lodovico Galli nel libro “Incursioni aeree su Brescia e Provincia 1944-45” – si verifica il più raccapricciante bombardamento della provincia. In una splendida giornata di sole, alle 13, in più riprese, i velivoli rovesciano sull'abitato un'alta percentuale di bombe, avendo per obiettivo la distruzione del ponte. Insignificante l'obiettivo, in quanto, nell'ipotesi che il ponte venga reso impraticabile, è molto facile, data la ristrettezza del Chiese in quel punto, gettarne un altro di fortuna che sorpassi il fiume. L'abitato è sconvolto. Un centinaio circa di edifici sono distrutti. Il ponte invece rimane intatto».

La comunità cristiana ricorderà le vittime con una Messa di suffragio alle 20 nella chiesa parrocchiale. Al termine della celebrazione religiosa si terrà una commemorazione civile in Piazza de Medici, nel corso della quale verranno letti i nomi dei cinquantadue morti.
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