L'anno del cambiamento
di val.

Con il coinvolgimento attivo di almeno 150 persone, il 2015 delle Penne nere bionesi si è chiuso nell’insegna della partecipazione


Settantasette soci, otto “aggregati” e un “aiutante”. Questa la “forza” del gruppo Alpini di Bione.
A darsi da fare nelle varie iniziative però, lo si legge sull’articolata relazione presentata per la prima volta dal nuovo capogruppo Michele Zanoni, sono state più di 150 persone: alpini certo, e simpatizzanti, ma anche le loro mogli, i familiari, ragazze e ragazzi “che ancora oggi credono nei principi che da sempre contraddistinguono noi alpini.

Insomma, è come dire che le Penne nere bionesi, grazie all’azione di coinvolgimento operata con slancio da questo nuovo Direttivo, valgono il doppio.
Che è il modo migliore con cui i “giovani” possono onorare quanto seppero fare prima di loro i “veci”.

Il resto della relazione è il corposo l’elenco dell’impegno del sodalizio nelle diverse attività.
Gli Alpini infatti, e quelli bionesi non fanno eccezione, non mancano mai: si tratti di onorare una ricorrenza, sostenere iniziative meritorie, gestire il territorio in collaborazione con l’Amministrazione o le altre associazioni.

Anche lo scorso anno, purtroppo, ha registrato l’azione inesorabile della “livella” che si è portata via due ex combattenti: Pietro Jelico Marconi e Augusto Amolini, che sono andati avanti.

E per il futuro? “Rendere sempre più efficiente il nostro rifugio sul Piano di Lo, apportando migliorie per far sì che tutti ne possano usufruire in sicurezza e tranquillità – ha detto Michele Zanoni -. E ci vuole l’aiuto di tutti, Alpini e non, perché ogni persona che frequenti il rifugio lo possa apprezzare e che sia motivo di orgoglio per ciascuno di loro. Penso che solo in questo modo potremo creare una squadra che porti avanti i valori alpini”.

La giornata del tesseramento, domenica 24 gennaio, si è aperta con la deposizione di fiori al monumento ai Caduti di San Faustino, la messa celebrata da don Aurelio. Poi la Corona al monumento dei Caduti che troneggia davanti al municipio, alla Pieve.
Quindi il pranzo sociale.

Per una foto ricordo, alla Pieve, oltre al sindaco Franco Zanotti e al rappresentante Ana di zona Piergiacomo Pasini, c’era il decano delle Penne nere bionesi, il reduce 99enne Sandro “Sandrèl” Cavagnini.

.foto di gruppo al monumento della Pieve; nel particolare il "vecio" Sandrèl e il giovane capogruppo Michele Zanoni

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