«La contraddizione fatta regola»
di Redazione

In merito alle ultime decisioni dell'Amministarzione gavardese, la minoranza di Gavardo Rinasce dice la sua



«il Consiglio Comunale di Gavardo è stato svuotato del proprio ruolo e di ogni possibilità propositiva nell’amministrazione della cosa pubblica».
Questa è l'opinione della minoranza di Gavardo RInasce, che ha affidato le sue perplessità in merito ad alcune attività amministrative ad una nota diffusa nei giorni scorsi.

Che prosegue così:
«Persino il dibattito e l’opportunità del confronto sono stati superati dalle azioni, prima ancora che dalle parole.
È sufficiente riflettere su quanto accaduto tra la fine dell’anno e i primi giorni del 2016.
La sera del 28 dicembre si tiene l’ultima seduta del 2015 del Consiglio Comunale e al punto 11 viene presentata “in zona Cesarini” la delibera per la costituzione della Fondazione “Piero Simoni” per la gestione del Museo Archeologico della Valle Sabbia.

Perché tutta questa fretta?
Fortunatamente il Sindaco comunica il rinvio della discussione ad un successivo Consiglio Comunale, giustificando la scelta in relazione alle proposte di modifiche avanzate dal “Gruppo Grotte” (fondatore del Museo) e per consentire alla Comunità Montana di formalizzare la propria compartecipazione.
Che fortuna! Invece, permettere ai consiglieri comunali di riflettere e proporre suggerimenti su tale scelta, il Sindaco non lo ritiene necessario?!

Da una prima lettura, la bozza di Statuto della Fondazione presenta diverse lacune -oltre che alcuni errori- e le motivazioni presentate dal Sindaco sulla trasformazione a Fondazione con ingresso di altre istituzioni e soggetti privati, appaiono non convincenti.

Nella delibera si ripetono le ragioni di maggiore flessibilità gestionale ed efficienza garantite dalla Fondazione -anche e soprattutto nella razionalizzazione dei costi- e poi non si capisce come si possa risparmiare se sarà necessaria -come indicato dal Sindaco- una redistribuzione delle mansioni con l’assunzione di almeno 2 nuove figure (?).

Anche in questo caso -come avviene per le società partecipate e per tutte le fondazioni operative in Gavardo- la nomina del CdA della Fondazione sarà di esclusiva discrezione del Sindaco e, nel caso del Museo, tra i membri ci saranno solo 2 persone appartenenti ai fondatori del “Gruppo Grotte” escludendo altri “partecipanti” (?).

Si manifesta palesemente la volontà di ottenere un controllo decisionale con il coinvolgimento di interessi sovracomunali, dimenticando di porre maggiore attenzione al progetto scientifico e culturale che il Museo dovrà avere per il territorio.

Le domande sono: “Siamo davvero interessati allo sviluppo del Museo Archeologico della Valle Sabbia? A quale incremento di risultati vogliamo ambire e secondo quale progetto? Qual è il piano marketing e il planning di crescita di questa struttura?
Oppure, siamo più interessati all’occupazione di potere e di poltrone, creandone di nuove?
Chi stiamo accontentando e chi invece stiamo escludendo?

Già, perché riferendoci alle poltrone, scopriamo “fuori” dalla sede istituzionale del Consiglio Comunale, che l’Assessore ai Servizi Sociali Salvadori, ha rassegnato le propri dimissioni.
Lo si viene a sapere durante un concerto natalizio organizzato dall’Amministrazione Comunale, adducendo tale scelta alla volontà dell’Assessore di dedicarsi al 100% al ruolo di Direttore della Fondazione “La Memoria” e quindi facendo finalmente “decadere” il conflitto di interessi.

Peccato che nessuno racconti che tale scelta avviene a distanza di pochi giorni dalla formalizzazione del contratto a tempo indeterminato dell’assessore/direttore.
Non è che prima lavorasse “a gratis”, naturalmente, però si sa le tutele del posto fisso in Italia piacciono a tutti.

Le dimissioni danno spunto al Sindaco di “concertare” un giro di valzer sulle deleghe e così si scopre che l’attuale Assessore Orlini “perde” una delega importante -quella della Cultura- ora affidata al neo nominato Assessore ai Servizi Sociali Daniele Comini, il quale si dimette dalla carica di consigliere della Fondazione “Ing. Giovanni Quarena”.

Non finisce qui! Il consigliere comunale Daniela Zucchini perde la delega alla “promozione dello sport e dei gruppi sportivi”, per lasciarla al consigliere Fulvio Zambelli.

Gavardo appare sempre più “una piccola corte” all’interno della quale “poche” persone “beneficiano di autorità” ed il Consiglio rappresentativo della popolazione e degli elettori viene considerato quasi un impedimento»

Gavardo Rinasce


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