Risuona il canto della Stella
di Cesare Fumana

Al calar della sera nelle contrade della Valle Sabbia risuoneranno i canti della Stella, ad annunciare l’arrivo dei Re Magi, a perpetuare una tradizione locale particolarmente sentita


«Noi siamo i Tre Re / Venuti dall’Oriente / Per adorar Gesù». Inizia così il canto della Stella più diffuso in Valle Sabbia. Questo canto sarà ripetuto decine di volte quest’oggi al calar della sera e fino a notte fonda lungo le strade e nelle piazze dei borghi della Valle Sabbia. È qui che questa tradizione della vigilia dell'Epifania si mantiene intatta da secoli, grazie ai numerosi gruppi della Stella sparsi per i diversi paesi della valle.

Una tradizione diffusa per tutto l’arco alpino, ma che qui in Valsabbia e in pochi altri luoghi è rimasta intatta. Anche in Germania questa tradizione perdura nella parte cattolica, affidata però ai bambini, i Sternsinger (Cantori della Stella), che vestiti da Re Magi e con una stella su un bastone, nei giorni precedenti l’Epifania girano di casa in casa cantando una canzone per raccogliere soldi a favore dei bambini nei paesi poveri del mondo.

Da noi anticamente erano i maschi celibi della comunità ad organizzare il gruppo, ora esteso in alcuni casi anche alle donne e ai bambini. Con un caratteristico mantello nero, al seguito di una stella illuminata dall’interno a simboleggiare la cometa seguita dai Magi, i cantori della Stella faranno risuonare il proprio canto.
Permane in alcuni paesi anche la raccolta di offerte (un tempo generi alimentari, ora quasi sempre denaro, secondo la loro originale finalità di canti di questua epifanici), devolute in genere alla parrocchia o ad altre iniziative benefiche.

«Noi siamo i tre Re... » è il brano più diffuso, ma non mancano numerose varianti, sia nel testo che nella melodia. Il canto di Capovalle, ad esempio, è molto diverso dagli altri, tanto che uno molto simile lo si ritrova solo a Molfetta, in Puglia, mentre quello che risuona nel Savallese, fra Mura, Casto e le sue frazioni, sembra derivare addirittura da un testo germanico ed ha per titolo “Lode sopra i tre Magi”.
A Vallio Terme hanno ampliato il repertorio: accanto ai canti più tradizionali, vengono proposti anche nuovi brani composti appositamente da Enrico Nolli.

In media i gruppi della Stella si esibiranno una trentina di volte, in alcuni casi anche di più, alternando l’esecuzione dell’inno alle ritempranti soste con vin brulé e brodo di gallina, per concludere il tutto con una quanto mai gustosa polenta teragna preparata dagli immancabili volontari del paese. Sarà insomma un’impresa faticosa, ma quanto mai “aggregante”.
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