Rosa dei Venti, archiviate le indagini
di Redazione
Dall'inchiesta delle Fiamme Gialle sulle Rsa della Valle del Chiese, escono a testa alta il direttore della "Rosa dei Venti" di Condino Matteo Radoani e gli altri amministratori della struttura
Come riportato dalla stampa lo scorso mese di febbraio, noi ne avevamo scritto qui, a seguito di alcuni esposti anonimi la Guardia di finanza aveva eseguito accurati controlli presso la Azienda Pubblica di Servizi alla Persona "Rosa dei Venti" di Condino, indagando il direttore Matteo Radoani e gli amministratori della struttura.
I finanzieri avevano prelevato molti fascicoli inerenti ad affidamenti di lavori ed acquisti di beni e servizi effettuati dalla struttura negli ultimi anni.
Dal conto suo l’amministrazione della struttura ha offerto la massima collaborazione ai finanzieri, fornendo il materiale richiesto e rispondendo puntualmente alle domande poste.
Ebbene, nei giorni scorsi, il giudice Francesco Forlenza del tribunale di Trento, ha disposto l’archiviazione di tutti i reati a favore di tutti gli indagati, ritenendo infondata la notizia di reato.
L’archiviazione del procedimento dimostra quindi la correttezza e la trasparenza del lavoro operato dal Consiglio di Amministrazione e dal direttore della struttura, che nell’ultimo periodo hanno subito le più svariate ispezioni senza che venissero accertate irregolarità di natura penale.
In questo periodo, il direttore ed il Consiglio di Amministrazione hanno dal canto loro continuato a svolgere il proprio mandato, sostenuti dalla loro buona fede, poi dimostrata dai fatti, e dai risultati gestionali ottenuti negli anni.
La Rosa dei Venti risulta essere infatti la RSA con la retta a carico dei degenti più bassa di tutta la Provincia di Trento, pur garantendo ai propri assistiti elevati standard qualitativi.
«Rimane il rammarico per l’evoluzione che alcuni atti di invidia sono riusciti a causare, utilizzando i canali di denuncia offerti dall’autorità giudiziaria. Sono stati mesi difficili che non auguro anessuno» ha detto Matteo Radoani.
