Uno spaccato di vita quotidiana
di Tatiana Mora

Si concluderà il giorno dell'Epifania l'ormai storico presepio vivente che ha animato Gavardo durante queste feste natalizie.


Allestito sulla riva del fiume Chiese, nella suggestiva cornice del Vecchio Mulino, il presepe vivente gavardese si propone ogni anno di scaldare i cuori della gente che lo va a visitare.
Semplicemente mettendo un piede in quel luogo, ci si trova catapultati indietro nel tempo, in un tempo fatto di cose semplici, di contadini e pastorelli, di inverno vero e sapori genuini.

“Gli amici del presepio vivente”, questo il nome del folto gruppo di organizzatori volontari, creano così uno spaccato di vita quotidiana dando spazio a tutte le realtà che la costituiscono; a partire dalla rievocazione dei mestieri di una volta quali l'arte di impagliare, di forgiare il ferro e riparare le scarpe, ricamare, sgranare le pannocchie o tessere la lana, si arriva a sottolineare persino l'importanza della scuola e dei bambini nella società rurale di cui l'intero presepe vuole essere espressione.

Un percorso unico nel suo genere nella nostra Valsabbia.
Da non lasciarsi sfuggire.

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