Nuova edizione per «La Terra dell'Oro»
di Aldo Pasquazzo

Sarà presentata in anteprima sabato prossimo a Storo la terza edizione del volume dedicato all’oro rosso di Storo, pubblicato per i 25 anni di Agri 90


Autori, impaginazione e copertina si assomigliano molto  ma contrariamente alla prima delle due edizioni stavolta sono stati inseriti numerosi aggiornamenti. Stiamo parlando del volume “La Terra dell’Oro” edito da Agri 90 di Storo, che sta per uscire in questi giorni in coincidenza dei 25 anni di vita della coop di Cà Rossa, che conta circa 110 soci.

All’anteprima, fissata per le 17.30 di sabato prossimo 9 gennaio presso la sede di Via Sorino, ci saranno tanti esponenti della politica e delle istituzioni, nonché il popolare conduttore televisivo Edoardo Raspelli.

Raspelli è non solo di casa, ma con pannocchie e farina di Storo ha tenuto in piedi una infinità di programmi televisivi oltre ad una  interminabile serie di pubblicazioni.

“La prima edizione di La Terra dell’Oro era stata realizzata nel dicembre 2007, ma ora, a distanza di quasi dieci anni, stiamo per uscire con un volume molto più completo e aggiornato, tant’è che in quelle 236 pagine ci sono anche articoli e testimonianze pubblicate a più livelli”, anticipa  il suo presidente cavaliere Vigilio Giovanelli.

Per non fare torto ai due assessori provinciali all’agricoltura che si sono succeduti nelle giunte Dellai e Rossi, in tal caso Michele Dallapiccola e Tiziano Mellarini, a loro spettano le prime due pagine d’apertura. Poi altri pronunciamenti arrivano dal consigliere provinciale Mario Tonina, dal presidente della Comunità di Valle Giorgio Butterini, da Franco Bazzoli assessore al comune di Roncone e presidente dell’ente Bim del Chiese, nonché dal sindaco  di Storo Luca Turinelli.

“La valorizzazione del Marano di Storo  - scrive appunto Bazzoli – è la concreta e convincente dimostrazione delle potenzialità della nostra gente e del territorio. All’oro rosso di Storo – aggiunge il ronconese doc – si affianca e si rafforza anche la produzione dei piccoli frutti che non è poco”.

Turinelli, invece, parla “di sfida da raccogliere e valorizzare” e ringrazia “soci e operatori per quanto fatto e per quanto andranno ancora a fare”.
Mellarini sostiene  che  “la Cooperativa è un patrimonio solido e che l’intuizione del suo patron Vigilio Giovanelli è stata a dir poco unica”.
“L’importanza del nostrano di Storo – aggiunge Dallapiccola – sta però anche nel prodotto “bandiera” e capofila di un paniere comprendente altri prodotti di montagna”.
“In passato la farina rappresentava l’alimento fondamentale per il sostentamento delle popolazioni alpine; oggi costituisce uno dei prodotti tipici più rinomati, tant’è che la sua distribuzione  si è diffusa su buona parte del territorio nazionale ma non solo, con grande merito proprio alla coop di Storo” è quanto scrive invece Giorgio Butterini.
“Questa cooperativa – aggiunge  infine Tonina – ha saputo instaurare rapporti di forte collaborazione e sinergia con altri realtà agricole tra cui la Copag anch’essa giudicariese”.
Testi e fotografie sono riconducibili a Giuliano Beltrami, Diego Mosna e Gerardo Sai. L’impaginazione è stata curata da Gianni Beordo, mentre la stampa è stata realizzata dalla Tipografia Antolini di Tione in circa duemila copie. Al suo interno le tante vite di Vigilio Giovanelli, alcune ricette, la vita e la storia dei polentèr.

In foto:
. il noto gastronomo e condutore televisivo Edoardo Raspelli fra le pannocchie dell'"oro rosso di Storo"
. Raspelli e Giovanelli in carrozza con il presidente della Pro loco di Storo Nicola Zontini
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