È morto Remo Grassi, storica bandiera del calcio storese
di Aldo Pasquazzo

Si svolgeranno oggi, martedì, alle 14.30 presso la chiesa arcipretale di Storo i funerali di Remo Grassi, molto conosciuto nell’ambito calcistico storese

Si svolgeranno oggi, martedì, alle 14.30 presso la chiesa arcipretale di Storo i funerali di Remo Grassi. Aveva 74 anni ma da tempo soffriva di un male che non perdona. La scorsa notte ha cessato di vivere  all’ospedale di Tione dove era ricoverato. Lascia mamma Dora, la moglie Renata e le figlie Francesca e Lorenza.

Era una figura nota in ambito sportivo considerato che aveva militato una vita nella Settaurense e successivamente, come allenatore, si era distinto sia nella Settaurense e poi nella Condinese.   

Come Gianni Doro (i cui funerali si terranno  sempre oggi  a Rovereto) avevano contrassegnato numerosi derby quando Grassi con la squadra di Storo e Doro come  custode di porta della Condinese erano considerati altrettanti pilastri dentro quelle due storiche formazioni. Era gente che dava anima e tempo ai colori sociali di paese, ma  nelle sfide stracittadine riuscivano ad andare oltre ancora. Guarda caso, seppur in località diverse, hanno scelto di accomiatarsi assieme, ma stavolta per sempre.

Dentro il casato di famiglia Remo era in buona compagnia a calzare le scarpe bullonate dal fatto che anche il fratello Aldo aveva testa e piedi buoni. Entrambi militavano tra le retrovie: Remo con la maglia numero 3 e Aldo quella  contrassegnata dal numero 6, lungo la linea mediana e più tardi come centrale, ma sempre con la Settaurense.

 Erano i tempi in cui i biancoverdi si esprimevano in pianta stabile alle Piane, il cui terreno di gioco era doppiamente proibitivo da espugnare. In quelli anni al campo di via Miglio scendeva il Passirio di Bradaschia e la Rotaliana di mister Mario Bonvecchio le cui formazioni erano solite dettare legge talmente erano allestite e organizzate.

“Storica la vittoria (2 a 1) alla penultima di campionato a Storo (anno 1965 ) sul Mori che per la circostanza la squadra di Marchetti era stata definitivamente detronizzata dal primo posto di classifica e conseguente sorpasso  stagionale da parte del Lancia di Bolzano”, ricorda ancora Giambattista Scaglia che militava in quella Settaurense   allora allenata da Antonio Vismara, ma con in formazione lo stesso Remo Grassi.

Una volta smesso di allenare, Remo Grassi era rimasto fedele alla Settaurense (che considerava sempre la sua  seconda famiglia) tanto da divenire poi  dirigente con  amici  di cordata quali Luigi Scalmazzini, Domenico Scarpari e Simone Giovanelli.

Nella seconda foto Remo Grassi (in camicia bianca) primo a sinistra, insieme al presidente della Settaurense Marco Pellizzari, Ivan Nascimbeni ed Erik Pezzarossi
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