Le pigotte del Caffaro
di val.

Le pigotte sono le bambole di pezza dell'Unicef. Non tutti sanno che da diversi anni ormai, un gruppo di donne caffaresi e del vicino Trentino le realizzano a mano



«Ogni pigotta adottata è una vita salvata» è lo slogan con cui Uniceff da parecchio tempo distribuisce bambole di pezza per raccogliere fondi.
Le donne di Ponte Caffaro, e con loro alcune anche di Bondone e Baitoni, hanno aderito all'iniziativa cominciando nel 2001, certe col loro impegno di contribuire a fare star meglio alcuni bimbi sfortunati.

Confezionarle non è facile e ci vuole molta attenzione: bisogna seguire uno specifico "disciplinare e alcune donne si sono specializzate.
C'è chi è pratica nel realizzare il corpo della bambola con la pezza bianca, chi realizza i vestiti, chi ne dipinge i particolari e chi ne cura l'assemblamento finale.

Il risultato sono bambole una diversa dall'altra, a volte anche alcune decine: belle perchè realizzate con cura e con amore.
Fra queste donne ce n'è anche una che ha compiuto cent'anni e che anche questa volta, come al solito quando si avvicina il Natale, ha realizzato i vestiti per per completarne un paio.

Alcune di queste bambole vengono vendute nella zona, devolvendo il ricavato all'Unicef. Altre prendono la via per la sede Unicef lombarda di Milano.


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