Campi grandi... parcheggi piccoli
di Redazione
La decisione dell'Amministrazione comunale di alienare gran parte del parcheggio che ora serve le aziende in via Campi Grandi, a Prevalle, sta causando polemiche e dibattiti
2.300 metri quadri di posti auto che secondo quanto è previsto dal piano delle alienazioni del prossimo anno verranno ceduti per poco meno di 300 mila euro e trasformati in area produttiva.
Un altro capannone, insomma, invece che gli attuali posti auto.
Una decisione che ha scatenato una pioggia di critiche.
Prima di tutto da parte della quindicina di aziende che proprio ai Campi Grandi hanno trovato posto per la loro attività.
Capofila della protesta l'imprenditore Michele Lancellotti della Imbal Carton che dà lavoro ad una cinquantina di dipendenti. Lancellotti è anche il coordinatore dell'Associazione industriale bresciana.
Queste le sue parole riportate nei giorni scorsi da Bresciaoggi: «L'ipotesi di vendere ci va tutt'altro che a genio. Questa zona è stata progettata per servire le aziende che che avevano deciso di investire: anche il parcheggio aiutò le attività a convincersi che fosse l'occasione giusta».
In municipio però si afferma che il parcheggio sarebbe utilizzato solo al 50%.
«Lo dice un monitoraggio saltuario e che ha portato a una scelta improvvisata - incalza Lancellotti -. Noi come altri abbiamo bisogno di spazi importanti per i nostri fornitori: i bilici son lunghi 20 metri. Per non parlare dell'eventualità che i nostri dipendenti possano parcheggiare all'esterno, che sia per un evento o per futuri progetti aziendali. Giorni fa per far parcheggiare i clienti visita ad un nuovo reparto abbiamo invitato i dipendenti a lasciare le auto all'esterno».
Parere contrario anche da parte della minoranza consiliare, che nelle scorse settimane ha chiesto di dibattere la questione in Consiglio e poi ha diffuso un volantino che elenca i dubbi in merito a questa operazione immobiliare che serve «a recuperare risorse che gli amministratori, nonostante le promesse, non sono riusciti ad ottenere da Regione e Governo».
Il riferimento è all'urgenza, nota da anni, di realizzare un nuono fabbricato che serva alle scuole elementari del paese.
