La mappa della Rsi in una serie di targhe
La mappa della Rsi svelata a residenti e turisti. A Salň le prime targhe informative installate presso gli edifici che tra il 1943 e il 1945 hanno ospitato le istituzioni della Repubblica Sociale Italiana.

La mappa della Rsi svelata a residenti e turisti. Da qualche giorno hanno fatto la loro comparsa a Salò le prime targhe informative installate presso gli edifici che tra il 1943 e il 1945 hanno ospitato i protagonisti di quel periodo storico e le istituzioni della Repubblica Sociale Italiana.

L’iniziativa è promossa dal Centro studi e documentazione sul periodo storico della Rsi, presieduto dal prof. Roberto Chiarini, e traccia un primo tratto di quell’itinerario storico che porta alle ambasciate, agli ospedali, agli uffici civili e militari che trovarono sede lungo la Riviera bresciana del Garda nei giorni della cosiddetta Repubblica di Salò. Si tratta di un’iniziativa che in molti sul lago auspicavano da tempo, non certo per risvegliare nostalgie o proporre pellegrinaggi lungo i luoghi dell’ultimo fascismo, ma semplicemente per ricostruire la geografia di una realtà politico-amministrativa che ha profondamente caratterizzato la storia della riviera bresciana del Garda.

In Normandia si organizzano da tempo visite guidate ai luoghi dello sbarco, e non si comprende perché anche sul Garda non si debba sfruttare dal punto di vista turistico questa opportunità. Ci ha così pensato il Centro studi salodiano, promuovendo questo progetto che ha preso le mosse proprio da Salò, dove sono stati installati i primi 17 pannelli informativi (14 nel centro storico, 3 nella frazione di Barbarano), con indicazioni in tre lingue (italiano, inglese e tedesco), che tracciano la mappa di un percorso ricco di memorie ormai consegnate alla storia.

L’itinerario prende le mosse dallo storico Hotel Laurin, una delle più suggestive testimonianze gardesane del nuovo gusto liberty dei primi del Novecento, dove trovarono collocazione gli uffici del Ministero degli esteri, retto dallo stesso Mussolini, e prosegue conducendo il visitatore lungo i luoghi presso i quali si è consumato l’ultimo atto del fascismo: il palazzo della Croce Rossa, di fronte alla porta del Carmine, e la vicina Villa Amadei, dove si trovavano gli uffici del Ministero della cultura popolare; l’ex liceo Fermi, sul lungolago, dove si accasermarono i reparti della «Muti» e della «X Mas».

E ancora: l’ex collegio civico di via Brunati, sede del comando della Guardia nazionale repubblicana; il teatro comunale, che oltre gli spettacoli per l’intrattenimento degli ufficiali, ospitò assemblee e comizi di gerarchi fascisti; il palazzo della Magnifica Patria (municipio), che ospitò l’ufficio interpreti; l’hotel Galeazzi a Barbarano, affacciato sulla statale tra Gardone e Salò, requisito dal Ministero degli affari esteri e destinato ad ospitare i suoi funzionari, mentre al piano terreno vi fu allestita la mensa per i dipendenti degli uffici tedeschi.

Grazie alle nuove targhe informative, questi ed altri luoghi salodiani raccontano ora a residenti e turisti un tassello importante di storia. L’auspicio è che il Centro studi trovi il sostegno degli altri Comuni interessati dagli insediamenti della Rsi (a cominciare da Gardone Riviera, Toscolano Maderno e Gargnano) per dar vita ad un percorso sovracomunale di sicuro interesse storico.

Simone Bottura
Da Giornale di Brescia
0109targhe.jpg