Imprenditori del legno in festa per la patrona
di Aldo Pasquazzo

A Condino operatori e segantini impegnati nell’ambito del comparto legno si sono ritrovati questo sabato per festeggiare la patrona Santa Caterina.


Stavolta l’appuntamento è all’albergo Condino dove alle ore 13 di sabato si è tenuto l’appuntamento conviviale. È una tradizione che si perpetua da oltre 70 anni e più quando le realtà imprenditoriali della lavorazione del legno avevano come referenti i Giacometti, Silvio Butterini, Giuseppe Gualdi Giò, Vittorino Dapreda, Cesarino Quatrida e i fratelli  Giacomo, Guido e Alessandro Galante nonché Elia ed Enrico Galante.

Erano gli anni 40 quando le segherie di Condino iniziavamo a produrre e garantire occupazione. Accanto a loro i tagliaboschi come Tullio Pizzini, l’altro compianto Tullio Quarta.

“Da allora molte cose sono cambiate e rispetto a quei tempi  a muovere i macchinari non è più l’acqua ma bensì l’energia elettrica”, ricorda il geometra Chiodega.

A far girare quelle pale in legno erano le acque del Giùlis e del Polè. A Gola erano i Galante e Dapreda a fare tavolame mentre dalla Garbaria in giù, oltre ai falegnami Massimo e Narciso Spada, nonché a Felice Butterini (nonno dell’attuale primo cittadino Giorgio), c’erano i Gualdi e Butterini di prima generazione: gente che ha fatto scuola a più generazioni.

Negli anni 60, con l’arrivo delle fonderie Rivadossi e la Cartiera, il segato sembra subire dei contraccolpi: la manodopera preferì più le fabbriche rispetto alle segherie.

Successivamente anche l’imprenditoria del legno locale si è ammodernata con un salto di qualità e tanta meccanizzazione.
Con la scomparsa di Vittorino, la dinastia Dapreda si chiude definitivamente e a rilevare il tutto sono i Lombardi. Da papà Franco ai tre figli il complesso si modernizza, si rinnova e cresce. Stessa sorte riguarda i Galante dove  restano solo i figli di Alessandro (Carmelo e il compianto Narciso) che in breve tempo crescono procurandosi una  buona porzione di mercato con perlinati doc. Poi anche l’abbinata Pizzini & Sartori sta andando bene. Pure  i fratelli Luca e Silvio Butterini  con la loro Illen fanno stravedere: azienda moderna e funzionale con mercato (tetti) in continua espansione.

Almeno da queste parti, Condino è e resta la capitale del legno. Rispetto a Storo gli operatori hanno saputo affrontare e gestire la situazione, tant’è che al momento addetti e dipendenti nel suo insieme superano alla lunga  il centinaio. 

In foto gli imprenditori Franco Lombardi e Carmelo Galante
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