A Bione si immagina il lavoro del futuro
di Redazione

Un legame più forte tra scuola e azienda, investimento continuo sulle proprie risorse umane, ambizione e meritocrazia le parole chiave emerse dall'incontro sul lavoro promosso dalla Consulta Giovani di Bione


Serata d'incontro con i giovani di Bione per informarli, ma soprattutto per ascoltarli. Perché il lavoro è vita, come è stata intitolata la serata è perché, nell'incontro voluto dalla Consulta Giovani di Bione e che ha visto la partecipazione di Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Imprese Unione di Brescia e Lombardia, Pierangelo Fanelli, direttore commerciale Banca Valsabbina e Francesco Franzoni, a.d. di Raffmetal si è aperta una finestra sul mondo del lavoro, sull'inserimento dei giovani, su sicurezza e produttività. Ha diretto e introdotto l'incontro Franco Zanotti, sindaco di Bione.

Un legame più forte tra scuola e azienda, ma con professionalità, specializzazione e impegno, con un investimento continuo sulle proprie risorse umane, vera ricchezza delle imprese che ce la fanno. A testimoniare la propria positiva esperienza è l'a.d. di Raffmetal, azienda di Casto leader nella lavorazione dell'alluminio che ha segnato il proprio successo negli ultimi anni con investimenti in sostenibilità e innovazione.

"È importante che attraverso questi incontri si segni un cambiamento di mentalità incontrandoci tutti insieme per migliorare il sistema tra scuola e lavoro. Raffmetal è qui per dire che ci siamo, pronti ad investire e assumere, oggi abbiamo 330 addetti, ma faremo ulteriori 150 milioni di investimenti nei prossimi tre anni”.

Pierangelo Fanelli, direttore commerciale Banca Valsabbina, parte da una citazione di John Lennon per raccontare la propria esperienza di lavoro e di vita, per dare speranza al futuro, senza, purtroppo c'è insicurezza, paura. Innanzitutto la voglia di emergere, di alzare l'asticella delle proprie ambizioni, con l'augurio che, oltre all'offerta di qualche segnale positivo, si possa mettere al centro la meritocrazia.

Per Eugenio Massetti, le possibilità ci sono tutte: "Ci sono condizioni nuove, dati timidamente positivi, un miglioramento della situazione economica attuale e per i giovani il lavoro, seppur rimane una chimera lontana, trova conferma in settori in crescita come la gomma plastica, meccanica e lavorazione metalli. E poi le donne: il 15% sono imprenditrici di se stesse in Lombardia, soprattutto nel mondo della piccola impresa dei servizi alle persone. Dobbiamo contare sulla creatività e nel ben fatto, nell'idea vincente, nell'uso delle nuove tecnologie. Expo, su tutti, è stato l'esempio concreto del Made in Italy amato nel mondo".

Sarà pure stato un primo incontro, ma il lavoro almeno per una sera, non è più un miraggio, ma forse qualcosa di più concreto e raggiungibile. 
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