Niente più sirena per l'ambulanza
“E’ con immenso rammarico che siamo costretti a rivolgerci a voi con il nostro ultimo accorato appello”. Arriva ad alta voce e per mano del capogruppo Attilio Albertini il grido di allarme per il servizio di ambulanza di Agnosine e Bione.

“E’ con immenso rammarico che siamo costretti a rivolgerci a voi con il nostro ultimo accorato appello”. Arriva ad alta voce e per mano del capogruppo Attilio Albertini il grido di allarme per il servizio di ambulanza di Agnosine e Bione.
Una realtà che rischia di scomparire, almeno nella formula per cui è stata riconosciuta ed apprezzata fino ai giorni scorsi. “Il numero di volontari non è più sufficiente per assicurare la copertura di tutti i turni, nel rispetto delle prescrizioni di sicurezza dettate dalle norme vigenti” aggiunge la nota, distribuita nei due centri della Conca d’Oro poco prima di Natale.

Detto, fatto: altri volontari non ne sono entrati e dal primo di gennaio Albertini è stato costretto a disdire l’impegno con il 118, che da sei mesi non era più “h24”, ma si limitava agli orari “notturni” 19-7. “Non potevamo chiedere ulteriori sforzi ai 22 volontari regolarmente certificati, della cinquantina che fanno parte del gruppo – ci ha detto -. Avremmo finito col correre rischi inaccettabili, sia per i volontari, sia per la popolazione che intendiamo servire”.
Di qui a gettare completamente la spugna però ne passa. Albertini non ha nascosto un barlume di speranza, riferito ai 7/8 giovani di Agnosine e di Bione che proprio in questi giorni stanno frequentando un corso per aspiranti soccorritori.

“Se alla fine questi ragazzi dovessero risultare idonei e decidere di entrare a far parte della nostra associazione – confida Attilio -, si potrebbe riprendere anche col 118”.
Nessuna certezza però, anzi. Ad esercitare una forte attrazione su questa manciata di nuovi volontari potrebbe essere “Pronto Emergenza”, che ha la sua base operativa “24h” a Odolo.
L’ipotesi di fusione fra i due sodalizi è nell’aria da tempo, tanto che c’è persino una nuova sede che attende di riunire tutti quanti, volontari e mezzi, in un’area baricentrica nei Fondi di Agnosine.

Ad impedirlo, a questo punto, sarebbe solo l’appartenenza dei sodalizi a due “parrocchie” differenti: Pronto Emergenza fa da sé, il Gruppo Agnosine-Bione appartiene invece alla più ampia famiglia dei volontari valsabbini che fa capo a Renato Paganelli.
La speranza di tutti è che sia per loro possibile trovare un accordo, capace di evitare che il patrimonio di competenze e di voglia di darsi da fare per gli altri dei volontari di Agnosine e Bione possa andare disperso.
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