Mondo agricolo, traino per la valle
di Redazione

Il mondo agricolo della Valle del Chiese si è ritrovato domenica a Storo per la festa del ringraziamento organizzata dalla Coldiretti con la collaborazione del comune di Storo e di Agri '90 che quest’anno festeggia i primi 25 anni di attività


Si è tenuta ieri a Storo la festa del ringraziamento organizzata dalla Coldiretti con la collaborazione di Agri '90 e comune di Storo. Un momento importante per il mondo dell'agricoltura della Valle del Chiese che è coinciso con i 25 anni di attività della cooperativa agricola Agri '90.

Tra le varie autorità anche il Sindaco di Storo Luca Turinelli che ha da una parte ringraziato chi opera nel mondo dell'agricoltura, dall'altra ha lanciato un messaggio chiaro di sostegno al mondo agricolo come possibile traino per la valle del Chiese.

«Di motivi per festeggiare ne abbiamo molti - ha esordito nel suo discorso Turinelli - Innanzitutto, quello principale per cui ci troviamo qui, ovvero il ringraziamento al Cielo per i doni della nostra terra, da cui trovano sostentamento o integrazione al reddito numerose famiglie della nostra valle. Sarà chi di dovere ad illustrare i risultati del raccolto e dei prodotti: è però opportuno ricordare in questo momento l'impegno delle amministrazioni locali e provinciali a favore dell'agricoltura, un settore dove è ancora difficile operare, con molti ostacoli dovuti sia alla natura che alle difficoltà di un mercato globalizzato. Ma noi vogliamo essere al fianco di chi tutti i giorni lavora per superare queste barriere e raggiungere i propri obiettivi; vogliamo poter collaborare allo sviluppo di un settore cui va la nostra gratitudine e su cui intendiamo investire, perché oltre ad essere volano per una nuova economia sostenibile, rappresenta la prima barriera per la difesa del suolo. Ed in questo contesto si inserisce perfettamente la festa per il compleanno di Agri '90. Nei suoi primi 25 anni di vita, infatti, i soci di questa cooperativa hanno saputo trasformare un prodotto povero e di consumo locale in un simbolo della nostra comunità, conosciuto ed apprezzato in Italia ed Europa. A loro va tutta la nostra gratitudine ed un sincero apprezzamento.
La storia della farina gialla di Storo, però, non è solo una nostalgica visione degli obiettivi sin qui raggiunti. Anzi, semmai il contrario. Proprio il risultato ottenuto dalla costanza con cui è stato sviluppato e diffuso il "nostrano", ci è testimone di come l'agricoltura possa fornire un nuovo spunto all'economia delle nostre terre. Soprattutto, ma non solo, in questi anni dove la crisi economica si è fatta sentire duramente colpendo le nostre famiglie.
Non è certo impossibile pensare, ad esempio, all'agricoltura come settore trainante una nuova forma di turismo sostenibile, rispettosa ed armoniosa con la vita delle nostre Valli. Così come non è impossibile credere nell'agricoltura come settore nel quale i giovani possono trovare fonte di reddito e di specializzazione professionale, magari nel segno di nuove o rinnovate colture, che qui da noi possono avere il miglior terreno per crescere.
Abbiamo già sperimentato, in questi ultimi tempi, entrambe le esperienze, con risultati molto positivi.
Il cammino è quindi aperto e possiamo affrontarlo con la consapevolezza che lavorando insieme sarà possibile raggiungere importanti risultati, che ci consentiranno di crescere sia come singoli che come comunità»

In foto:
Il sindaco di Storo con Calliari, Dallapiccola e Panizza
Benedizione sul sagrato della chiesa di Storo
Prodotti locali piccoli frutti
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