Un monumento per ridare vita al Parco delle Rimembranze
di Cesare Fumana

Sarà inaugurato domenica mattina a Bagolino il nuovo monumento dedicato ai Caduti della Grande Guerra voluto dall’amministrazione comunale e dalle associazioni d’arma


“Forgeranno le loro spade in vomeri”.
La frase biblica è riportata sul masso granitico sul quale poggia il nuovo monumento dedicato ai Caduti della Grande Guerra, che sarà inaugurato questa domenica, 15 novembre, a Bagolino.

Vi è rappresentato un vomere che simboleggia, appunto, il passaggio da un arnese di morte (le spade) ad uno di vita e di lavoro, e le catene del giogo tirannico cancellate con il sacrificio di tanti soldati. Intorno, a difesa del vomere e quindi della libertà conquistata, incisi nel ferro, i nomi dei soldati partiti da Bagolino e mai più tornati, a solenne memoria del loro sacrificio.

L’inaugurazione avverrà domenica mattina, con ritrovo alle 9 presso la chiesa degli Adamino. Alle 9.30 l’inaugurazione e i discorsi delle autorità, e a seguire, con un corteo accompagnato dalla banda di Praso, ci si recherà presso il monumento ai Caduti per la deposizione di una corona e quindi la Messa nella parrocchiale.

Fortemente voluto dall’amministrazione comunale nell’ambito delle celebrazione del centenario dell’ingresso dell’Italia nel conflitto mondiale, è stato eretto presso la chiesetta degli Adamino, ai margini del paese.

Qui, alcuni anni dopo la Prima guerra mondiale, come in tutti i Comuni italiani, fu collocato il Parco delle Rimembranze, dove in ricordo di ogni Caduto era stato piantato un albero. Nell’arco degli anni gli alberi si sono seccati e ne erano rimasti solo cinque, che per decoro e sicurezza furono tagliati alcuni anni fa, destando anche qualche polemica in paese.

Per ridare vita al Parco delle Rimembranze, l’amministrazione comunale, con il coinvolgimento degli Alpini e dei Fanti, ha deciso di erigere un nuovo monumento. Ideatori del progetto sono stati Luca Ferremi e Paolo Melzani. L’opera è stata realizzata dal fabbro Marzio Fusi, di Bagolino.

Nelle foto, di Gianfranco Archetti, il nuovo monumento ai Caduti della Grande Guerra

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