Ad Itinera Spa, l'appalto delle opere di regolazione del lago
di Ubaldo Vallini

Beccalossi: «Opere necessarie da realizzare il prima possibile». Nabaffa: «Vedremo come sarà il progetto esecutivo»



«Dopo un iter lungo e non certo facile, il progetto di messa in sicurezza del Lago d'Idro arriva a un punto decisivo. Con l'approvazione della graduatoria da parte di Infrastrutture Lombarde e i conseguenti controlli di legge delle prossime settimane, saremo finalmente in grado di affidare all'azienda aggiudicataria il compito di redigere il progetto esecutivo e, infine, effettuare il lavori dell'opera».

Lo ha detto l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo Viviana Beccalossi, annunciando ieri il completamento della procedura per l'affidamento dell'appalto delle nuove opere di regolazione per la messa in sicurezza del Lago d'Idro, che ha sancito l'aggiudicazione provvisoria alla società  Itinera Spa, previa verifica dei requisiti di legge.

Si tratta di opere che hanno il costo complessivo di circa 50 milioni di euro e che negli intendimenti regionali sono chiamate a sostituire l’attuale sbarramento, lesionato da una “paleofrana” che incombe sul Chiese all’uscita del lago e l’attuale scarico di fondo che sta collassando su se stesso e per questo non è più ritenuto idoneo alle sue funzioni. 

«Lavori assolutamente urgenti e necessari - ha aggiunto Viviana Beccalossi -, in virtù della precarietà della situazione, senza più la possibilità di regolare il lago in occasione delle piene, come hanno confermato solo pochi giorni fa i tecnici dell'Ufficio Dighe nazionale nel corso di una riunione a cui ho partecipato su richiesta della Prefettura di Brescia, alla presenza anche dei rappresentanti delle Province di Brescia e di Trento».

A far ancora resistenza e a ritenere che quelle opere in realtà, così costruite, rispondono all’esigenza di salvaguardare gli interessi degli agricoltori della Bassa e quelle degli sfruttatori del lago a scopi idroelettrici, oltre ad alcuni gruppi di ambientalisti, è rimasta l’Amministrazione comunale di Idro.

«Dal momento dell’aggiudicazione definitiva dell’appalto, cioè dopo la verifica dei requisiti di idoneità, il vincitore della gara ha 120 giorni di tempo per presentare il progetto esecutivo di queste opere – ci ha detto il sindaco Giuseppe Nabaffa -. Vedremo allora come sarà questo documento e verificheremo se avrà recepito le prescrizioni decise dai ministeri all’Ambiente e alle Infrastrutture.
Solo a quel punto potremo dire se queste opere vengono davvero eseguite per la sicurezza del lago e dei suoi abitanti oppure no».

«Se le nostre considerazioni saranno le stesse torneremo ad opporci – ha aggiunto Nabaffa -, come abbiamo fatto quando ci è stato chiesto di dare un parere sul progetto definitivo, nel quale di queste prescrizioni non c’era ombra».

Per ribadire la sua posizione, dopo esserselo visto rigettare dal Tar, il Comune di Idro ha presentato ricorso al Tribunale Superiore delle Acque di Roma ed è in attesa di un suo pronunciamento.


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