La storia della Valle, incontro in Comunità
di Redazione

“Vicinie, Comuni, Autonomie e Statuti -  la nascita e la vita della Comunitas Vallis Sabiae” è il titolo dato all’incontro tematico in programma per venerdì 6 novembre nella sala assembleare della Comunità montana, a Nozza. Con Alfredo Bonomi



Si comincerà alle 20:30. L’incontro, aperto a tutti, è dedicato agli amministratori e a tutti coloro che intendono comprendere da dove derivi in senso di appartenenza comunitario che ancora alberga nel sentimento dei valsabbini.

Dopo l’introduzione del delegato alla cultura Claudio Ferremi e l’intervento del presidente Giovanmaria Flocchini, Alfredo Bonomi condurrà un “viaggio storico” riguardante gli aspetti più significativi delle istituzioni locali nel loro nascere e nel loro evolversi a partire dagli albori del Medioevo sino ai nostri giorni.

Il primo riferimento andrà alle Vicinie, quegli organismi creati dai nostri avi e attivi già verso l’anno Mille, volti alla tutela ed alla amministrazione dei beni comuni, dei boschi, dei pascoli e delle strutture sociali come i mulini e gli impianti per la lavorazione del ferro.

Il nesso tra le Vicinie ed i Comuni è assai interessante, come obbligato è stato il tragitto verso la “federazione di più Comuni” (Universitas, Comunitas) concepita per tutelare meglio gli interessi locali e per poter godere, rispetto al potere centrale di turno, di una certa autonomia.
Questa prendeva corpo nel rispetto degli usi locali e delle “norme locali” fissate poi negli Statuti e nelle agevolazioni di natura economica.

Quello delle autonomie locali è un discorso che si fa importante specialmente nel periodo del Dominio veneto: è una storia complessa ed affascinante con la vita della “Comunitas” di Valle, morta agli inizi del 1800 con l’avvento del potere napoleonico prima ed austriaco poi.

La nascita nel 1900 della Comunità
si è mossa nell’alveo di una storia antica di decentramento amministrativo, rapportato a nuove esigenze e nuove sensibilità.
È maturata nell’esigenza di far rivivere un organismo di raccordo fra i Comuni, non burocratico, per avere una visione d’insieme dei problemi, delle strategie e delle speranze dei valligiani.

In sostanza è la “risposta” della “periferia geografica” alle tentazioni latenti nel nuovi centralismi, molto spesso mossi da regie non rispettose delle esigenze locali.

.in foto: la prima Casa della Valle; gli Statuti del 1573 (seconda edizione): il territorio della Comunitas Valli Sabiae e della Riviera di Salò.

151106_alfredo_3.jpg 151106_alfredo_3.jpg 151106_alfredo_3.jpg