È solo l'alcool il problema?
di Redazione

La questione più spinosa delle problematiche relative alla manifestazione bagossa è stata trattata nel secondo incontro del gruppo di lavoro “Voci del Carnevale”



Venerdì 23 ottobre si è tenuto il secondo incontro organizzato dal gruppo Voci del Carnevale.

Il titolo interrogativo dell’incontro, “È solo l’alcool il problema?”, ha richiesto una risposta costruita tramite il confronto con alcuni relatori. L’incontro era infatti volutamente informativo circa il problema dell’uso e abuso dell’alcool e di eventuali altre sostanze stupefacenti nei tre giorni di Carnevale, a Bagolino.
I relatori presenti hanno presentato la situazione nella sua complessità, dai punti di vista sociale, medico, penale, organizzativo.

Il primo a parlare è stato il dottor Andrea Donatini, guardia medica presente nei giorni di Carnevale; ha spiegato i gravi danni di salute fisica e psichica che queste sostanze possono causare, col modo “vorace” con cui sono assunte in quei giorni in particolare, e ha raccontato di alcune sue esperienze e difficoltà affrontate  nel suo ambulatorio.

È poi intervenuta  Nadia Melzani, volontaria dell’ambulanza di Bagolino che a Carnevale era di turno, e che ha mostrato le difficoltà organizzative di intervento in quei giorni.
Per avere un parere anche comparativo è stato invitato a parlare Franco Berti, responsabile del gruppo ambulanza di Storo e vigile del fuoco. Franco ha spiegato come l’associazione dell’ambulanza, in sinergia con forze dell’ordine e Comune, sta gestendo le simili problematiche durante il carnevale, dando numerosi spunti di riflessione.

Infine ha parlato la dottoressa Nadia Dibelli, assistente sociale del comune di Bagolino e Lavenone, e referente per il servizio prevenzione minori della Comunità Montana di Nozza. Nadia ha tracciato un quadro della situazione assumendo il punto di vista dei ragazzini che cercano solo lo sballo durante questi tre giorni. E ha illustrato anche alcune problematiche che sorgono a livello sociale, soprattutto nel periodo seguente al carnevale.

La curiosità del pubblico è stata accesa: numerose le domande rivolte ai relatori per approfondire alcuni aspetti particolari, soprattutto circa le diverse possibilità di intervento sanitarie da parte dell’ambulanza e del sistema sanitario. Ma è stata avvertita in modo particolare l’importanza della prevenzione: provare cioè a contattare i giovani della Valsabbia, parlar loro di quanto è stato detto alla riunione, spiegare loro che la bellezza del carnevale di Bagolino risiede nelle sue tradizioni sempre vive e nella sua goliardia. Al contempo, è stato considerato da molti come fondamentale l’informare anche i genitori della valle sulle gravi situazioni a cui si assiste in questi ultimi anni. Sicuramente queste richieste da parte del pubblico non saranno lasciate cadere, e infatti il gruppo Voci di Carnevale sta già organizzando alcuni incontri pubblici in Valle Sabbia.

Un pubblico numeroso ha partecipato anche a questa serata e la speranza è che ognuno abbia potuto formarsi una visione più reale di ciò che succede, e una cornice più organica con  cui interpretare le problematiche che ci sono. Chiunque abbia proposte e idee a tal riguardo, è invitato a scriverle e a consegnare i propri consigli in Biblioteca a Bagolino, dove è stata posta una scatola per raccoglierli.

La prossima serata sarà il 20 novembre, col titolo “Che figure a Carnevale”. Durante questo terzo e ultimo incontro ci si concentrerà sulla peculiarità del Carnevale di Bagolino e sulla sua valorizzazione soprattutto tra i giovani.
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