«Il morbo blu», epidemie di colera sul Garda
di Giancarlo Marchesi

Nell’ambito degli Itinerari storici gardesani promossi dall’Asar, questo venerdì pomeriggio Giovanni Pelizzari parlerà dell’epidemia di colera che nel 1836 investì il Bresciano


Il colera, una delle più tenute malattie pandemiche, non solo pochi anni fa aveva pieganto Haiti, ma continua a essere un morbo largamente diffuso in molti altri Paesi in via di sviluppo.

Se ai nostri giorni il colera sparge lutti e desolazione nelle realtà dove la scarsa disponibilità d’acqua pulita rappresenta una questione con la quale misurarsi quotidianamente, nel primo Ottocento il terribile morbo imperversava in Italia. Fra il 1836 e il 1837 mise radici in tutti gli stati regionali dell’epoca: una grande paura si diffuse lungo la penisola, dal Piemonte al Lombardo-Veneto, dal Granducato di Toscana allo Stato Pontificio al Regno delle Due Sicilie.

Nel 1836 l’intero Bresciano e il Garda furono colpiti dal colera: il contagio cominciò a diffondersi nel mese di aprile e infierì per sette lunghi mesi, fino all’autunno. La malattia provocò un elevato numero di vittime: stando a dati raccolti da Willelmo Menis, medico provinciale dell’epoca, furono colpiti dal morbo oltre 20mila individui, mentre i decessi sfiorarono le 10mila unità. Se, come evidenziano queste statistiche, il territorio provinciale pagò un ingente tributo, Brescia venne totalmente sconvolta dal colera, tanto da risultare una delle città del Lombardo-Veneto maggiormente falcidiata dall’epidemia, con oltre 1.600 morti.

Non vi è dubbio che, in periodi diversi, molto è stato scritto intorno all’epidemia di colera che nel 1836 investì la città di Brescia, tuttavia, occorre osservare che la storiografia locale ha lasciato più in ombra le vicende che interessarono il vasto e articolato territorio provinciale.
Ora Giovanni Pelizzari, socio dell’Ateneo di Salò, colma questa lacuna con la conversazione dal titolo «Morbo blu». Le epidemie di colera sul Garda che si terrà  venerdì 30 ottobre,alle 17.30 presso la Sala dei Provveditori di Salò, ultimo appuntamento degli Itinerari storici gardesani, il ciclo di conferenze organizzato dall’équipe archivistica dell’Asar.

Avvalendosi della preziosa documentazione conservata nel ricco archivio storico della comunità del Garda, Pelizzari focalizza la sua attenzione sui paesi del lago. 
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