La potenza suprema
di Dru

Cosa ci dice il Papa in Laudato Sì "enciclica sulla cura della casa comune". Al capitolo III in niente meno che "la radice umana della crisi ecologica". Un ipotetico dialogo fra il Papa e Dru



Dice Francesco: "a nulla ci servirà descrivere i sintomi, se non riconosciamo la radice umana della crisi ecologica".

Dru: "insomma è l'esser uomo ad esser radice della crisi, dice Francesco".

Francesco: "L'umanità è entrata in una nuova era in cui la potenza della tecnologia (ndr. Tecnica) ci pone di fronte ad un bivio"

Dru: "Implicitamente Francesco ammette che é la potenza della tecnica a metterci di fronte ad un bivio, cioè riconosce la potenza suprema della tecnica, la esprime intrinsecamente la sua affermazione, ma poi ci lascia liberi nella ragione di una scelta, ragione espressa dal bivio in cui essa riconosce il bene dal male, in quanto la ragione qui sembrerebbe indipendente dalla tecnica, ma ciò è davvero possibile?"

La tecnica è l'organizzazione di mezzi in vista della realizzazione di scopi e la ragione non è forse l'organizzazione?

D'ora in poi tecnologia la traduco in tecnica là dove non è oggetto ma è soggetto.

Francesco: "La scienza e la tecnica sono un prodotto meraviglioso della creatività umana che è un dono di Dio"

Dru: "Francesco qui riduce la tecnica a mero prodotto, oggetto, ma se la tecnica è l'organizzazione di mezzi in vista della realizzazione di scopi è l'agire stesso dell'uomo, non un suo prodotto, ne è l'essenza, in quanto l'uomo vive se agisce e in quanto agisce contro ciò che gli impedisce di vivere e per essere vivo dunque"

Continuerò poi...
Bene...

Dru: "Ma cosa significa potenza?
Io posso alzarmi in quanto sono seduto, o posso restare seduto, cioè il mio esser seduto in potenza può alzarsi o restar seduto, l'essere è disponibile al cambiamento e il cambiamento può essere come non essere.

Ad esempio io non posso prendere in mano il Sole, si dice allora che il mio essere è impotente rispetto alla presa sul Sole.
Ci sono cose possibili e cose impossibili da manipolare.

Qui Francesco mostrerebbe che l'uomo in quanto tecnico può addirittura sul bello, un tempo prerogativa del divino..."

Francesco: "La tecnoscienza, ben orientata (ndr. orientata al bene), è in grado non solo di produrre cose realmente preziose (ndr. le cose realmente preziose sono appunto i mezzi che consentono ogni tipo di manipolazione, la potenza appunto che così ci salva dalla distruzione) per migliorare la qualità della vita dell'essere umano (ndr. appunto)."

Sempre Francesco
: "È anche capace di produrre il bello e di far compiere all'essere umano, immerso nel mondo materiale, il 'salto' nell'ambito della bellezza"

Dru: "Beh, qui, per chi è filosofo, non può scappare l'inversione di mezzo fine, infatti Francesco scrive che la Tecnica è essa capace di far compiere il salto all'essere umano. Perché Francesco qui si tradisce? Semplicemente perché esser capace significa esser cosa e significa esser uomo e significa esser in potenza, cioè esser Tecnico"

Sempre Dru: "Notate quel 'ben orientata'? Scritto da Francesco? Orientata bene significa orientata al bene. Ma cosa significa nella modernità il bene? Il bene nella modernità significa esser capaci appunto. L'essenza dell'uomo è la tecnica, che lo invera."

"Ho detto l'uomo moderno, ma fin dall'origine la tecnica è la liberazione o libertà d'azione dell'uomo che vuole vivere, infatti concludiamo sempre dalle parole di Francesco..."

Francesco:
"La trasformazione della natura a fini di utilità è una caratteristica del genere umano fin dai suoi inizi, e in tal modo la tecnica 'esprime la tensione dell'animo umano verso il graduale superamento di certi condizionamenti materiali'"

Dru

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