Spiedo con uccelli, si grazie
di Ubaldo Vallini

In occasione della tradizionale Ottobrata, che quest'anno ha avuto luogo alla Campagnola di Agnosine, Arthob è tornata a parlare del divieto di commercializzazione degli uccelli. Rovelli: "Un attentato alla nostra gastronomia"



Gli associati di Arthob (Associazione ristoranti trattorie hosterie bresciane) sono circa 250 e sono tutti ristoratori.
Ed erano quasi in duecento, ieri sera, lunedì 19 ottobre, a partecipare alla tradizionale Ottobrata che per il sodalizio scandisce l'anno sociale e che ogni anno viene dedicata ad uno dei piatti bresciani per eccellenza, che è lo spiedo.
Quest'anno è stato scelto il ristorante La Campagnola, che apre a San Lino di Agnosine.

Lo spiedo dunque, quello che da qualche tempo i ristoratori sono costretti a preparare senza l'ingrediente principe della tradizione, che sono gli uccelletti.
Non lo possono fare a causa di una norma predisposta dallo Stato per limitare il bracconaggio, che però - a loro dire - si sta rivelando proprio per questo controproducente.

A parlarne è il presidente Arthob, che da un paio d'anni è Emanuela Rovelli: «Ci hanno rubato la tradizione e per di più con incopetenza, perchè oggi l'attività di bracconaggio, nei fatti, è ancora più florida che qualche tempo fa» ci dice.

«Prima chiunque poteva andare in un negozio ed acquistare gli uccelli, che per la maggior parte venivano importati dalla Tunisia o dall'Oriente - aggiunge -. Oggi in Tunisia gli uccelli li uccidono ugualmente, perchè per loro sono un disastro nei campi, e in Italia chi vuol cucinare uno spiedo come tradizione comanda (i privati lo possono ancora fare ndr.) è costretto a farlo sottobanco.
Pensare che questo divieto potesse fermare il bracconaggio si sta rivelando pura utopia».

Di spiedo e di uccelletti ha parlato anche il senatore Guido Galperti, presente alla convention culinaria, che non ha nascosto le difficoltà, ma nemmeno i tentativi, di fare in modo che per le provincie di Brescia e di Bergano si possa arrivare ad una sorta di deroga, che esenti i territori da questa imposizione, facendo valere così la tipicità del prodotto "spiedo".

Non di solo spiedo vive Arthob.
Durante la serata si è parlato anche della decisione del sodalizio di sostenere la mensa della Caritas di Brescia, chiedendo ai soci di aderire fornedo cibo o risorse in denaro.
«Una struttura che tra l'altro viene sempre più utilizzata anche da padri di famiglia brescianissimi, che non ce la fanno a sbarcare il lunario» ha detto la Rovelli.

Ed è stato visionata in anteprima la Guida 2016, che sarà disponibile in formato cartaceo e verrà presentata ufficialmente a gennaio in occasione del Capodanno del Ristoratore. 

E lo spiedo della Campagnola?
Poco tradizionale forse, ma ottimo anche senza uccelletti, bisogna dirlo.

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