Destini incrociati
di val.

Mentre a Belprato si consumava la tragedia che si è portata via Mauro Gabusi, ad Alone di Casto un altro 29 enne ha rischiato la vita allo stesso modo


Indossava dei gambali di gomma, dev’essersi inciampato lungo la scarpata, oppure è scivolato sull’erba umida del prato.
Il fucile, un semiautomatico Beretta calibro 12, ha picchiato il calcio nel terreno ed il colpo è partito, centrandolo al volto, dal basso verso l’altro, con esito mortale.

L’incidente non ha avuto testimoni, ma sarebbe questa la dinamica, semplice e terribile, che all'improvviso si è portata via la vita di Mauro Gabusi, 29 enne di Pertica Alta.
L’irrimediabile è avvenuto nel tardo pomeriggio di sabato, mentre Mauro era impegnato nell'esercizio della sua grande passione, la caccia.

Da Belprato, frazione perticarola dove abitava con i genitori
, Mauro, penultimo dei quattro figli di Piero e di Lucia, come fa spesso, era salito al mattino presto in compagnia del padre al “Zuf”, dove la famiglia Gabusi possiede più rustici poco distanti uno dall’altro ed un capanno.

Insieme erano tornati in paese per il pranzo e poi risaliti per le incombenze della campagna, approfittando del tempo che reggeva.
Dopo un po’ i due si sono separati per occuparsi ciascuno del proprio fienile.
Verso sera il padre ha cercato il figlio per rientrare con lui in paese e dopo averlo chiamato invano, nel prato dietro al rustico, ha fatto la macabra scoperta.

Inutile a quel punto l’intervento dei soccorritori del 118
: al medico non è rimasto altro che constatare il decesso del giovane cacciatore e soccorrere il padre in stato di forte shock.

Sul posto per i rilievi, e soprattutto per escludere il coinvolgimento di terze persone nell’incidente, sono intervenuti i carabinieri di Vestone e quelli di Idro. La salma dello sfortunato cacciatore è stata ricomposta all'obitorio di Gavardo, dove oggi è in programma un esame autoptico.

La scomparsa improvvisa di Mauro Gabusi,
gran lavoratore come operaio nel Fondovalle e negli appezzamento di montagna della famiglia, ragazzo benvoluto dalla comunità di appartenenza, ha gettato nello sconforto la famiglia, gli amici e i conoscenti.

Sempre sabato, ma al mattino, nella vallata a fianco, quella del Savallese, analogo incidente di caccia è capitato ad un altro 29enne.
Anche in questo caso uno sparo partito accidentalmente dall’arma carica. Anche qui in direzione del volto.

Pochi i centimetri di differenza
, sufficienti però per evitare l’esito mortale.
Il 29enne di Alone, anche lui ha fatto tutto da solo, è stato colpito alla guancia da una fucilata per fortuna di piccolo calibro, è riuscito senza problemi a raggiungere casa e poi il pronto soccorso di Gavardo, dove è stato medicato.

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