Taglio del nastro alla seconda linea
di val.

Con il raddoppio del depuratore di Sabbio Chiese i fiumi della Valle sono un po' più puliti. E soprattutto il lago, dove c'è ancora molto da fare
• VallesabbianewsTv  



E’ stato Matteo, in rappresentanza dei ragazzini delle Medie di Sabbio Chiese, a tagliare il nastro inaugurale all’impianto che segna una svolta definitiva sulla strada della completa depurazione dei reflui in Valle Sabbia.

Si tratta della seconda linea del depuratore di Sabbio Chiese
, che porta la capacità dell’impianto a 26mila abitanti “equivalenti” (residenti + industriali), che sono più di quanti effettivamente abitano nei territori serviti dalla rete di collettamento della media valle che oggi si estende per 43 chilometri.

Da ieri ufficialmente, ma operativamente già dalla fine dello scorso mese di luglio, l’impianto sabbiense si occupa infatti di depurare anche i reflui che arrivano da Barghe e Preseglie, dal Savallese, da Vestone, Lavenone, Anfo e Idro.

Per l’occasione sono intervenuti direttamente nell’impianto, dove sono state effettuate anche utili ed interessanti visite guidate, il presidente della Provincia di Brescia, quello della Comunità montana di Valle Sabbia, il direttore di A2A Ciclo idrico Piercostante Fioletti, diversi sindaci e tecnici.

Ancora una volta Pieluigi Mottinelli non ha potuto evitare di elogiare i valsabbini per la loro capacità di dare risposte puntuali alle esigenze dei cittadini, diversamente da quanto avviene in altre zone della provincia.
Giovanmaria Flocchini ha ringraziato quanti hanno lavorato sodo in sinergia per raggiungere questo risultato.
Il sindaco di Sabbio Onorio Luscia ha posto l’accento sulle esperienze in materia ambientale che la sua amministrazione sta conducendo in collaborazione con le scuole.

Piercostante Fioletti
ha ripercorso le tappe che hanno portato alle realizzazioni odierne, soffermandosi ad uso scolastico anche su alcuni aspetti tecnici della depurazione delle acque.
Interventi, quelli valsabbini, che vanno anche nella direzione di migliorare la qualità delle acque del lago d’Idro.

Tutti attorno all’Eridio, infatti, gli interventi che ancora restano da fare, cioè la realizzazione di altri 10 chilometri di collettore: il prossimo anno verrà raggiunta la frazione di Crone e attraversato il torrente Re ad Anfo.
Poi ci saranno da raggiungere da una parte Vantone, dall’altra Ponte Caffaro e Bagolino. In tutto ci vorranno ancora quattro milioni di euro.

Con la telecamera c'era per noi Armando Ponchiardi



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