Con la rete sul Tesio
di Fabio Borghese

Fermato dalla forestale ha detto che stava raccogliendo sambuco, ma nell’auto aveva rete e uccelli protetti vivi e morti


Nel corso di un servizio di controllo del territorio, nella mattinata di ieri, martedì 6 ottobre, il personale della Stazione forestale di Gavardo ha avvistato un’automobile condurre manovre sospette in un bosco sul Monte Tesio, nel Comune di Gavardo.

L’automezzo è stato fermato e l’uomo alla guida, M.G. di anni 41, mostrando immediatamente segni di nervosismo, ha giustificato la sua presenza in quel luogo e a quell’ora con l’essere stato intento alla raccolta di sambuco.

Nel bagagliaio dell’auto, però, invece del sambuco raccolto, è stata rinvenuta una gabbietta contenente un esemplare vivo di pettirosso, specie particolarmente protetta dalla Convenzione di Berna. Di conseguenza la pattuglia ha proceduto alla perquisizione dell’auto, all’interno della quale sono stati ritrovati in un sacchetto di stoffa uccelli morti appena catturati (15 pettirossi, 1 fringuello e 4 passere scopaiole), oltre a uno zaino in tela verde con dentro materiale utilizzato per installare le reti da uccellagione (numerosi picchetti in ferro, tenaglia, mazzetta da carpentiere, forbice per potare, pinza).

Gli agenti hanno proceduto al sequestro di quanto rinvenuto e al deferimento di M.G. all’Autorità giudiziaria per esercizio dell’uccellagione con reti con cattura e detenzione di avifauna particolarmente protetta.

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