Produzione industriale, nuovo slancio a luglio
di Redazione

A luglio l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane – secondo le rilevazioni del Centro Studi di AIB - ha registrato un’accelerazione, dopo i buoni risultati sperimentati nei due mesi precedenti.


Si conferma quindi la favorevole fase ciclica che da inizio anno sta caratterizzando l’industria provinciale, corroborata dal consueto dinamismo delle esportazioni e da una rinnovata vivacità del mercato domestico.
Nel dettaglio, la produzione è risultata in aumento per 52 operatori su 100, con un saldo positivo del 40% tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione. L’andamento dell’industria provinciale si inserisce in un contesto nazionale particolarmente positivo: a luglio l’indice PMI manifatturiero si è infatti attestato in area “espansione” per la settima rilevazione consecutiva, sui livelli massimi da aprile del 2011.
 
La produzione è significativamente aumentata nei comparti carta e stampa, legno e mobili in legno, maglie e calze, metallurgico e siderurgico, meccanica tradizionale e mezzi di trasporto; è cresciuta meno intensamente per gli operatori appartenenti all’abbigliamento, all’agroalimentare e caseario, ai materiali da costruzione ed estrattive, alla meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche e al tessile. È rimasta sostanzialmente invariata nel calzaturiero, mentre è diminuita nel chimico, gomma e plastica.

L’attività produttiva è risultata in aumento per tutte le classi dimensionali, ad eccezione delle imprese medio-piccole (50-99 addetti), in cui il saldo tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione è negativo del 7%.

L’utilizzo degli impianti riflette tutto sommato la dinamica dell’attività produttiva, con il 35% di operatori che dichiara di averlo incrementato. Il livello di utilizzo, rispetto al potenziale, è giudicato basso ancora dal 18% del campione.

Le vendite sul mercato nazionale hanno registrato un forte incremento, con un saldo positivo del 39% tra imprese che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione; anche quelle nei Paesi UE ed extra UE hanno manifestato saldi positivi, rispettivamente del 12% e del 13%.

Le previsioni a breve termine propendono per il mantenimento dei livelli produttivi registrati a luglio, e risultano influenzate, da una parte, dalla consueta chiusura della maggior parte dei stabilimenti produttivi durante il mese di agosto, dall’altra dal rasserenamento che caratterizza molteplici ambiti dell’economia nazionale. Per quanto riguarda la produzione, il saldo tra imprese che prevedono variazioni in aumento e in diminuzione è nullo. Le attese sull’utilizzo degli impianti risultano in aumento per il 16% degli operatori e invariate per il 67%. Gli ordini dal mercato interno sono in rialzo per il 20% delle aziende, con un saldo positivo dell’1% tra coloro che dichiarano variazioni in aumento e in diminuzione; quelli dai mercati UE ed extra UE si caratterizzano per saldi negativi, rispettivamente, del 7% e del 9%. Le prospettive sull’occupazione sono orientale alla stabilità per ciò che riguarda la domanda di lavoro. 
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