Una questione di vista
di Ezio Gamberini

Anche se sei già stato al mare, quando i tuoi ragazzi (leggi figlioli naturali e “acquisiti”) in occasione del compleanno di mamma e papà, ti regalano un week end (ancora al mare!), ecco che l’ultimo fine settimana di agosto ci ritroviamo in una rinomata località dell’alto Adriatico, mai visto prima così lindo e pulito in oltre trent’anni di frequentazione



Il tempo è fantastico e la temperatura supera abbondantemente i trenta gradi.
Quanti bagni, e quanto passeggiare sulla spiaggia… Grazia vede una conchiglia bellissima e la raccoglie, ma è rotta:

“Che peccato, così bella, ma ne manca un pezzo!”.

“Guarda che se avessi avuto anch’io un altro pezzo, diciamo una ventina di centimetri di statura in più, e fossi stato biondo, forse mi sarei chiamato Robert Redford, e tu, un po’ più scuretta e i capelli con le “extensions”, magari Zeudi Araya…”.

Dopo svariati chilometri e un bagno distensivo cerchiamo di riposare sui lettini, sotto l’ombrellone, ma non ci riusciamo perché una mora con una cantilena odiosa continua a intrattenere da lungo tempo le sue due amiche. E’ a una decina di metri, ma sembra di averla accanto:

“Io…io…io…” e illustra tutti i pregi del Fondo Est, e come si possono utilizzare i buoni pasto per fare la spesa, e gli anni che mancano per raggiungere la pensione, e il modo migliore per prendere la disoccupazione…
E quando le altre cercano di intervenire, le zittisce, alzando ancora di più la voce. Saccente antipatica che non è altro, non la sopportavo proprio più!
Non so come ho fatto a trattenermi dall’alzarmi sul lettino e mettermi a urlare, nella sua direzione: “Trida ‘l gias col …, trida ‘l gias col … … …!”.

Avrebbe taciuto?

Torniamo a casa.

Nel villaggio c’è fermento: stanno decidendo come addobbare la nostra via don Belli, per onorare la Madonna della Rocca in occasione dei festeggiamenti nel 70° anniversario del voto pronunciato nel 1945.
In quell’occasione, il parroco don Tommaso Vezzola, insieme alla popolazione di Vobarno, fece una solenne promessa: se il paese fosse stato risparmiato dai bombardamenti, il Santuario che dal colle Cingolo domina la valle, sarebbe stato ricostruito. E così fu.

Io suggerisco di abbellire le cancellate con l’acquisto di una catena lunga sessanta metri tempestata di Swarovski e cinquanta angioletti della Thun alti mezzo metro.
I bambini sono entusiasti! Quando illustro come starebbero bene due file di angioletti, uno ogni due metri, ai lati della via, mi rendono omaggio con un bel: “Bravo l’Ezio!”.

La proposta però è bocciata. I miei vicini (quelli adulti, ovviamente) non capiscono un accidente.
Vuoi mettere che effetto ne sarebbe sortito? Ne avrebbero parlato per anni in tutta Europa!

Chissà, forse dipende da come si osserva il mondo; insomma, come lo si vede, come ci si sta.
Per quanto mi riguarda, ringrazio il cielo per avermi donato un certo tipo di vista.

Con la preghiera, se non oso troppo, di conservarmela intatta ancora per qualche decennio. 


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