Legambiente? No grazie
di val.

Legambiente chiede in municipio una copia della relazione ispettiva dell'Arpa alle Fonderie Mora. L'azienda nega il suo consenso all'accesso agli atti amministrativi che la riguardano. Il Comune di Gavardo si adegua



Cosa c'è scritto nell'ultima relazione dei tecnici Arpa che si riferisce ad un'ispezione avvenuta a maggio del 2015? E qual è stata la corrispondenza e lo scambio di documenti fra Comune, Provincia, Asl ed Arpa a partire dal mese di luglio 2015?

Non si sa. La relativa richiesta di Legambiente al Comune di Gavardo, infatti, nei giorni scorsi è stata restituita al mittente.
Tutto in virtù dell'articolo 3 del Dpr del 2006 che disciplina l'accesso ai documenti amministrativi.
Esso prevede che i "controinteressati" possano presentare motivata opposizione opposizione all'accesso agli atti.

Così scrivono dalle Fonderie Mora:

(…) “non è ravvisabile in capo al soggetto richiedente l’accesso, alcun interesse diretto, concreto ed attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata all’accesso ex art. 2 D.P.R. 12 aprile 2006 n. 184”.
- “Pertanto, in assenza di una provata rappresentazione dell’interesse di cui sopra, non possiamo che esprimere il nostro diniego all’accesso il quale peraltro, qualora ammesso, sarebbe lesivo del diritto alla riservatezza di cui gode la scrivente società”. (…)


Preso per buono quanto affermato dall'azienda gavardese, a Legambiente dal municipio hanno quindi risposto "picche", comunicando il diniego.

«Motivazioni non accoglibili. Legambiente è una associazione nazionale onlus, inserita nell’elenco delle Associazioni di Protezione Ambientale, riconosciute dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare con legge 8 luglio 1986 n. 349 art 13. E per tanto gode a pieno titolo del diritto ottenere quanto richiesto» scrive all'Amministrazione gavardese il presidente della sezione BS-Est, Raffaele Forgione.

Che aggiunge: «Onde evitare ulteriori ed incresciosi fastidi all’esercizio dei nostri diritti prego di volerci consegnare tempestivamente la documentazione richiesta».

In merito alla vicenda rileviamo anche la posizione di Gaia, affidata ad un post sulla pagina fb del comitato: «Prendiamo atto che le Fonderie Mora non riconoscono a Legambiente un interesse reale e concreto nella questione dell'inquinamento ambientale che riguarda la fabbrica e si appellano ad un presunto diritto di riservatezza mai fatto presente prima in tutti gli altri accessi agli atti, anche fatti da noi.
Il comune di Gavardo si mostra per quello che è: schiavo degli interessi di un privato e con le mani legate, quello si, dal profondo conflitto d'interessi che contraddistingue questa giunta.
Invece di mettere in primo piano gli altri interessi dei suoi cittadini, soprattutto quando in ballo c'è la loro salute, si piega alla volontà della Fonderia. Una questione che di certo non finisce qui..
».

150804_mora.jpg