Wi-fi lento o a singhiozzo? Ecco le cause.
di Roberto Berardi

Vi siete mai chiesti il motivo, sempre più frequente, di un rallentamento della linea wifi in casa o in ufficio?




Dopo una breve pausa estiva, che ci ha permesso di staccare dal mondo digitale, ritorniamo con i nostri articoli.
E lo facciamo ripartendo dalle nostre amati reti wifi. Non dal punto di vista della sicurezza (ne abbiamo parlato infatti qualche mese fa) ma sulla qualità del servizio.

Una ricerca condotta da Global Wireless Solution tra gli utenti residenziali del Regno Unito ha mostrato un trend interessante sulla percezione della qualità della connessione Wi-Fi in casa.
La ricerca è stata condotta su un campione di 2.000 persone adulte ed è emerso che il 40% di esso continua a usare la connessione 3G o 4G del proprio cellulare o tablet anche quando in casa c’è la connettività Wi-Fi collegata a una linea a banda larga.

Il 25% degli intervistati ha dichiarato esplicitamente che il motivo sta nella scarse prestazioni della propria rete wireless, che evidentemente non riesce a soddisfare le esigenze di velocità e stabilità richieste oggi a una connessione a Internet.
È emerso anche che la stanza dove la connettività Wi-Fi è peggiore è la camera dal letto, che nelle case inglesi è spesso posizionata al secondo piano. A seguire la cucina, mentre in soggiorno di solito si hanno meno problemi.

I motivi di questa situazione, secondo la nostra esperienza, possono essere diversi.
Il primo è che col passare degli anni la qualità dei modem/router wireless forniti dai provider si è notevolmente abbassata. Spesso si tratta di apparati molto economici, scelti nell’ottica del massimo risparmio, e in molti casi non riescono a fornire una copertura radio adeguata in tutta la casa.
Basta spostarsi di pochi metri dal router, o interporre una parete, e la tenuta del segnale diventa problematica.
Oppure può essere un problema del terminale; alcuni smartphone, economici e non, hanno seri problemi congeniti di ricezione.

Altro motivo è un cattivo posizionamento del router Wi-Fi, piazzato troppo in basso, dietro a un mobile o in un angolo remoto dell’appartamento. Va poi considerato che la ricerca della massima velocità permessa dagli standard 802.11 odierni spesso va a discapito della portata del segnale; un problema amplificato proprio dalla modesta qualità di apparati radio e antenne.
Tutto ciò ovviamente escludendo problemi a monte, vale a dire della linea Adsl o broadband in genere, più gravi e ben più difficili da risolvere rispetto ai problemi sopra illustrati.

Oggi, però, esistono molte soluzioni semplici e pratiche per risolvere i problemi di copertura del segnale.
Si chiamano powerline e sfruttano i cavi della corrente elettrica per poter portare il segnale da un punto all'altro della casa, per poi ritrasmetterlo con una potenza più elevata.

Vale la pena però sottolineare, che andrebbe sempre fatto un piccolo sopralluogo per verificare correttamente la linea di ingresso, la trasmissione dell'apparato (compresa la presenza di una password sicura) e la corretta copertura dell'appartamento, e, se necessario, integrando un ulteriore punto di trasmissione.

Come sempre, per dubbi o domande, potete contattarmi all'indirizzo mail info@brinformatica.it o visitando il sito www.brinformatica.it.
 

 

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