Viene sanzionato ma lascia pagati dieci caffè
di Aldo Pasquazzo
Curiosa vicenda quella che ha visto protagonisti gli agenti della Polizia locale della Valle del Chiese e un automobilista lombardo pizzicato a Pieve di Bono con il “targa system” a viaggiare senza assicurazione
Inciampa in un posto di controllo, l’assicurazione della vettura risulta scaduta da giorni, paga senza discutere un verbale di 600 euro o poco più, risolve l’incombenza con un’agenzia del posto che gli consente di proseguire il viaggio verso casa con un nuovo contratto assicurativo, ma nel contempo lascia pagati ben dieci caffè ai vigili che lo hanno sanzionato. Potrà anche sembrare strano, ma in effetti è andata così. Ma andiamo con ordine.
Il fatto si è verificato nel corso di questo fine settimana lungo la statale 237 del Caffaro nella tratta compresa tra la Trattoria Italia (Borel) e il noto Bar Posta nel mezzo di Pieve di Bono.
Stefano Bertuzzi e Paolo Giovanelli, rispettivamente comandante e agente del Corpo di polizia locale del Chiese, hanno da poco disposto nei pressi della stazione di servizio riconducibile a Silvietto Armani il “targa system”.
Dalla Rendena sopraggiunge una Bmw diretta verso sud che nel corso del controllo risulta non essere coperto da assicurazione.
Nell’abitacolo di grossa cilindrata, oltre al conducente, anche la moglie e due bambini in tenera età. Di fronte all’imprevista situazione l’uomo d’affari stenta a crederci. Non si fa prendere né dalla rabbia né tantomeno dal panico ma via cellulare cerca di contattare il suo agente assicurativo di Monza per avere informazioni e risposte.
Solo dopo aver espletato telefonicamente quella procedura il manager lombardo ha modo e occasione di rendersi conto che il contratto assicurativo, che doveva avvenire attraverso via telematica, non è stato sottoscritto come aveva invece ipotizzato.
In circostanze simili c’è il sequestro del mezzo e la sanzione. Il tempo stringe. La pattuglia deve rientrare per fine servizio, moglie e bambini del conducente danno sintomi di stanchezza. La soluzione che si prospetta sembra essere quella di ricorrere, mediante servizio taxi, al trasferimento in Lombardia e solo nei giorni successivi ritornare di nuovo quassù per riprendersi la vettura una volta sistemata la vicenda.
In quel medesimo attimo (fortunatamente) transita un assicuratore di Condino che viene casualmente investito della questione. Lui si mette subito in contatto con la propria agenzia che in meno di mezzora riesce a risolvere l’inghippo mediante la sottoscrizione di un nuovo contratto che consentirà allo sfortunato automobilista di riprendere, seppur con qualche ora di ritardo, la via di casa con auto e famiglia. Quella identica procedura non era invece fattibile espletarla nel medesimo periodo da Monza considerato il giorno e l’ora.
Nel contempo dal vicino Bar Posta si affaccia una delle due sorelle che fa presente a Bertuzzi e Giovanelli che quel signore che stava poco prima animatamente discutendo con loro al momento di andarsene è passato alla cassa pagando non solo la consumazione sua e di moglie e figli ma lasciando a disposizione della pattuglia ben dieci caffè da consumarsi anche per i prossimi giorni.
In foto il comandante Stefano Bertuzzi e un'agente