«I Merendine» in visita al Museo
di Francesco Ceco Maioli
Un’altra visita culturale per il gruppo degli “escursionisti del martedì”, che durante quest’estate, nel centenario della Prima guerra mondiale, stanno visitando i luoghi della Grande Guerra sulle montagne
Finalmente, dopo oltre un mese di attesa (per aspettare chi era in vacanza), siamo riusciti a fissare l'appuntamento per una visita guidata al Museo Archeologico della Vallesabbia di Gavardo.
Infatti, mercoledì 5 agosto scorso, alle 14 i partecipanti si sono ritrovati puntuali davanti all'entrata del Museo di Gavardo. Ci attende Carlo Pettini, presidente del Gruppo Grotte Gavardo, che ci ha gentilmente fatto da guida per tutto il percorso, partendo dal piano terra, primo piano ed in fine il secondo piano dove è stata allestita, di recente, una mini palafitta sperimentale, dove si vedono i lavori quotidiani di 4000 anni fa.
Alla fine, prima di salutarci, Carlo ha regalato a tutti i presenti la bella guida del Museo archeologico della Vallesabbia.
Sono rimasto un po' deluso (nel senso buono) dei “colleghi escursionisti” perché a visitare il Museo c’erano solo 8 componenti, contro i 19 partecipanti alla visita della grotta del Buco del Frate, del 17 giugno scorso.
Certo, una visita con la guida ad un museo è tutto un'altra cosa. Complimenti a tutto il personale addetto, ai conservatori, ai divulgatori e in modo particolare agli appassionati volontari del Gruppo Grotte Gavardo: un sincero grazie.
Ci tengo a ricordare inoltre che nell'occasione del centenario del primo conflitto mondiale, il gruppo “escursionisti del martedì” (per la gente “i Merendine”) è da tempo che percorrono i luoghi in alta quota e non, dove visitare trincee, gallerie, ricoveri e tanti ruderi di manufatti lasciti dai nostri soldati durante la Grande Guerra 1915-’18, e continueremo almeno per tutto il periodo estivo.
Anche per queste occasioni abbiamo una guida, grazie alla disponibilità dell'esperto professor Giampietro C. che ci illustra le zone dei combattimenti, le postazioni dei nostri militari e dov'erano i ricoveri degli avversari.
Per il gruppo escursionisti
Francesco “Ceco” Maioli
