La Persia è altrove
di Nicola Zanoni

Giocano fanciulle sul lido. Giocano fanciulle, e sono divine. Un toro una ne accosta, e rapisce...


...Un toro una ne ruba alle coste di Frigia, bianco e divino. Ed è vergine regale, del seme di Agenore e di Telefassa il latte materno. Ha nome di Europa, e all'Asia Zeus - quel candido toro - la sottrae.

Del mito è un tempo che tempo non è. Cose che mai accaddero e da sempre sono, ne dissero.
Un altro tempo, che è Storia, ne chiese ragione. E di quel rapimento - e di altri e famosi - contesero Ellade e Oriente.
Fu guerra ed orrore e massacro. Maratona, Termopili, Salamina, Platea, Sesto.
Ma in quella vittoria - perché fu greca vittoria - era rovina e disfatta. Poco ancora resistette infatti Atene a Sparta, Sparta a Tebe, Tebe ad Alessandro e Alessandro a se stesso - ma qui è una storia ormai non più greca.

Spirito greco è irrequietezza e ambiguità.
E un inquieto bramare di divorare se stessi, di bruciare bruciandosi, d'affermarsi negandosi.
E greca è la matrice d'Europa, che, sottratta all'Asia nel mito, dalla Storia fu trattenuta a Occidente.
Eppure, nella Storia come nel mito, non sempre ad Oriente si trova la Persia.
150706NicolaGrecia.jpg