Fabio ci riprova
di val.

Ci sarà anche il "nostro" Fabio Valgonio, atleta diabetico di Casto, alla partenza della Tre campanili. Ci proverà per la terza volta



Fabio Valgonio, atleta 52enne di Casto, è il fresco vincitore, nella categoria dei diabetici, della 10 chilometri di Anagni, in provincia di Frosinone. Una gara valida per il Campionato Italiano Diabetici che lo ha visto 19 assoluto all'arrivo e secondo di categoria.

Alla Tre Campanili, competizione di casa, ci arriva dopo due esperienze deludenti, quelle del 2013 e 2014, quando è stato costretto al ritiro per problemi di iperglicemia la prima volta e stremato dai continui "allarmi" la seconda.

Già, perchè Fabio Valgonio corre grazie ad un macchinario che legge costantemente il valore glicemico nel sangue e che gli inietta alla bisogna la quantità necessaria di insulina, che il suo organismo non è più in grado di produrre.

«Non proprio una pancreas artificiale, ma quasi» ci spiega la dottoressa Angela Girelli, valsabbina d'origine e nel cuore, che è la responsabile per Diabete Tipo 1 e Tecnologia all'Unità operativa di Diabetologia diretta dal dottor Umberto Valentini al Civili del Brescia.

«Fabio è uno dei pazienti grazie ai quali stiamo raccogliendo una gran mole di dati che ci permetteranno di rendere migliore e soprattutto più serena la vita a centinaia di pazienti - aggiugne la dottoressa -. E' stato il primo, fin dal 2008, ad essere dotato di sensore e quest'anno la sua attività agonistica viene supportata da un marchingegno di ultima generazione».

La novità sta nella "macchinetta", programmata per insiettare una determinata quantità di insulina nell'unità di tempo prestabilita, che è capace di sospendere la somministrazione in caso di ipoglicemia, mentre sarà cura di Fabio assumerne maggiori quantità di zuccheri se la glicemia dovesse scendere al di sotto dei limiti consigliati.

Gestire la quantità di zuccheri presenti nel sangue in un diabetico non è mai semplice, men che meno in un atleta.
Tre sono infatti i parametri da tenere costantemente sotto controllo, per evitare rischi: la glicemia, la quantità di insulina ed il consumo di energia: «Grazie a Fabio e alla tecnologia, siamo oggi in grado di fornire ai pazienti, che siano atleti oppure no, piani terapeutici impensabili anche solo pochi anni fa».

.in foto: Fabio Valgonio (a destra) ad Anagni, fotografato in compagnia del "collega" Luca Opici, di Bagnolo Mella.


150630ValgonioR.jpg