Acque trentine per l'agricoltura lombarda
di Redazione

E' stato sottoscritto ieri a Trento un accordo sull'utilizzo delle acque del Chiese, che prevede maggiore disponibilità dei bacini a monte del lago d'Idro. Scongiurati così danni economici per l'agricoltura e livelli troppo ballerini per il lago



«Un accordo che risolve l''emergenza acqua nelle pianure bresciane e mantovane, consentendo ai nostri agricoltori di disporre dell'acqua necessaria a irrigare i campi.
Grazie all'intesa con la Provincia autonoma di Trento, abbiamo ottenuto un maggiore rilascio dai bacini dell'Alto Chiese verso il Lago d'Idro e, da questo, verso le campagne della pianura padana, per far fronte alle condizioni di carenza idrica particolarmente delicate in questo periodo dell'anno».

Lo annunciano l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del Suolo di Regione Lombardia Viviana Beccalossi ed il sottosegretario di Regione Lombardia ai Rapporti con il Consiglio regionale, Politiche per la Montagna Ugo Parolo, che, ieri, a Trento, hanno ottenuto un risultato fortemente atteso dagli agricoltori lombardi, costretti a far fronte alla scarsa disponibilità di acque rilasciate attraverso il fiume Chiese dal Lago d'Idro.

All'incontro erano presenti anche i funzionari dell'Assessorato regionale all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile.
«Già da oggi - prosegue Viviana Beccalossi - i livelli di rilascio dal Lago da parte del Consorzio di Bonifica Garda Chiese sono raddoppiati.
Questa boccata d'ossigeno per la nostra agricoltura non deve però farci dimenticare che questa problematica si trascina da anni e assume forti criticità quando la scarsità di precipitazioni mette in sofferenza il bacino del Lago d'Idro, rendendo quindi necessario un maggiore rilascio di acqua a monte».

«Grazie alla collaborazione con la Provincia autonoma di Trento - conclude Ugo Parolo - migliaia di aziende agricole bresciane e mantovane potranno affrontare con più serenità il periodo estivo, evitando i danni economici causati dalla siccità.
Questo non toglie la necessità di arrivare a un accordo per risolvere definitivamente la questione, per evitare di dover sempre intervenire in situazioni di emergenza, come accaduto anche quest'anno».

.fonte: comunicato stampa


150701_bissina.JPG