Incredulità per quanto è accaduto in pieno centro a Gavardo
di val.

L'autobus impazzito in Largo Ponte avrebbe potuto fare una strage. Ieri pomeriggio il nulla osta alla sepoltura di Claudio Adducchio



Autobus impazzito in centro a Gavardo, ieri mattina alle 8. Il grosso Setra a due piani è arrivato da via Gosa ed ha invaso l’opposta corsia di marcia, attraversando tutto Largo Ponte.
Ha abbattuto un semaforo e una serie di cartelli stradali, ha strisciato contro le saracinesche di un bar ed ha finito la sua corsa fra le aiuole pubbliche e i vasi, squarciandosi contro il terrazzino che sovrasta le vetrine della gioielleria Berardi, per metà abbattuto.

Dentro solo l’autista, colto da un malore improvviso.
Ci hanno messo meno di un minuto i soccorsi ad arrivare, coi volontari di Soprazocco che passavano di lì per caso, poi la medicalizzata e l’ambulanza dell’Anc.
Ma non c’è stato più nulla da fare: il cuore di Claudio Adducchio, 46 anni, dipendente della Nicolini Viaggi, aveva ormai cessato di battere.

Il corpo, recuperato con l’aiuto dei vigili del fuoco
giunti sul posto da Salò e da Brescia, è stato ricomposto all’obitorio di Gavardo e già nel pomeriggio di ieri il magistrato aveva dato il nulla osta alla sepoltura.

Nella tragedia anche una serie di fattori favorevoli: non c’erano passeggeri sul bus e nemmeno sono stati colpiti dei passanti, l’ex bar “Gianni” non è ancora stato riaperto e la signora Grazia apre la saracinesca della sua gioielleria solo alle 9.
Altrimenti sarebbe stata una strage.

Claudio Adducchio era originario di Campobasso, ma abitava da molti anni nella zona, dove aveva messo su famiglia.
Viveva a Bedizzole con la compagna ed un figlio di otto anni.
Era molto conosciuto, descritto come uomo socievole e di compagnia, sempre pronto a dare una mano agli amici e ad improvvisarsi intrattenitore coi passeggeri del bus.

Ieri mattina aveva prelevato il bus dal deposito della Nicolini Viaggi
, che dista meno di mezzo chilometro dal punto dell’incidente e si stava recando a Ciliverghe per caricare dei ragazzini del “grest” da portare al Parco acquatico di Ostiano, nel Cremonese, quando ha avuto il malore che l’ha ucciso.

Sul posto per i rilievi è intervenuta la Stradale con due pattuglie, da Desenzano e da Salò.
Intervenuto massiccio anche del Corpo di polizia locale di Gavardo, per gestire il traffico sulla viabilità alternativa.


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