Ancora fiamme a Pregastine
di Ubaldo Vallini

Sembrava spento, nella notte fra giovedì e venerdì, invece, tre dei sette comparti dell’impianto di aspirazione della Frosio Bortolo di Preseglie, hanno ripreso a bruciare


Gli idranti, insomma, nemmeno dopo 36 ore di utilizzo ininterrotto, erano riusciti ad avere ragione dei residui della lavorazione di pulitura delle maniglie, divenuti braciere inestinguibile.

«L’acqua spegne solo lo strato superficiale e poi scivola via, senza penetrare in profondità» ci ha spiegato Pietro Frosio, uno dei titolari, che in un paio di giorni si era allontanato dalla sua postazione solo poche ore.

Per questo, nel pomeriggio di ieri, i tre grossi cassoni che pesano più di 100 quintali ciascuno, ormai “cotti”, sono stati scollegati dal resto dell’impianto e riposizionati sul piazzale dell’azienda, dove lo spegnimento della “spazzola” dovrebbe essere più agevole.

Un’operazione piuttosto complessa, per la quale sono dovuti intervenire in supporto ai vigili del fuoco di Salò i colleghi da Brescia con l’autogru ed una squadra di carpentieri.

Ci vorrà del tempo perché la produzione di maniglie della Frosio Bortolo possa riprendere a pieno ritmo. «La produzione non è un problema, siamo ben forniti col magazzino – ha aggiunto patron Pietro -. E’ andata bene invece che non si è fatto male nessuno e che le fiamme non si sono propagate al resto degli ambienti della fabbrica».


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