Nella grotta dell'orso delle caverne
di c.f.

Visita alla grotta del “Buco del Frate” mercoledì scorso per il gruppo di camminatori gavardesi che proseguono anche d'estate le loro escursioni seguendo il motto “Percorso corto, mangiata lunga”


Il gruppo di escursionisti gavardesi "I Merendine" nel pomeriggio di mercoledì scorso si sono recati alla grotta "Buco del Frate" a Prevalle, curiosi di vedere dove negli anni ’50 – ’60 sono stati rinvenuti abbondanti e interessanti fossili micromammiferi di lupo, iena, marmotta, castoro, gulo o ghiottone, e soprattutto, uno scheletro completamente ricomposto di "Ursus Spelaeus", l’orso delle caverne, uno degli esemplari più belli nel Museo di Gavardo.

Grazie alla disponibilità del Comune di Prevalle e di due accompagnatori del Gruppo Grotte Gavardo, Angelo Lando e Vincenzo Ondei, che hanno fatto da guida, il gruppo ha potuto inoltrarsi nella profondità carsica e ammirare l’ampiezza della grotta.

Fra i 19 partecipanti non poteva mancare Ceco Maioli, che ha ricordato un aneddoto: “Nel novembre-dicembre 1961 il registra Angio Zane ha realizzato un documentario del titolo: “L’orso delle caverne” e il sottoscritto ha dormito nella grotta, come guardiano di tutto il materiale, soprattutto per evitare che venisse rubato il generatore di corrente”.

Il gruppo, fedele al motto “Percorso corto, mangiata lunga”, nell’escursione di martedì 16 ha festeggiato i compleanni degli amici nati nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto.  E, tanto per cambiare, martedì prossimo, 23 giugno, la gita in montagna partirà da Passo Nota, proseguirà con il giro del Carone, per giungere al rifugio B. Segala dove sarà consumato un pranzo a base di salsicce. 
150619Camminatori_bucodelFrate.JPG