Divieto di dimora
di Salvo Mabini

Non potrà stare a Treviso Bresciano l'energumeno che nella serata di lunedì ha malmenato e sequestrato in casa la propria fidanzata minacciandola di morte



Ad A.N., trent'anni, originario del Brasile, ma cresciuto in Italia e cittadino italiano, residente a Treviso Bresciano, pluripregiudicato per reati contro il patrimonio, la persona ed inerenti gli stupefacenti, è stato vietato di recarsi a Treviso Bresciano.

Il provvedimento dopo alcune notti trascorse in carcere, è motivato, come abbiamo già scritto, da un intervento dei carabinieri richiamati dai vicini presso l’abitazione della fidanzata 27enne, convivente del pregiudicato.

Poco prima, al culmine di una violenta lite per futili motivi, l'uomo l'aveva aggredita, picchiata e trattenuta contro la sua volontà all’interno dell’appartamento.
In aiuto della giovane erano accorsi il padre ed il fratello, che sono stati anche loro malmenati e minacciati di morte.

All’arrivo dei carabinieri, quelli da Idro e del Radiomobile di Salò, l’uomo in evidente stato di alterazione psicofisica, "verosimilmente dovuta all’abuso di alcool e droghe" come hanno ricostruito i militari, si era barricato in casa con la fidanzata, minacciandola di morte.

Dopo brevi trattative il trent'enne è uscito di casa armato di un grosso tubo in ferro, minacciando i presenti e a quel punto i carabinieri l'hanno potuto affrontare e rendere inoffensivo.

La giovane, visitata a Gavardo, ha rimediato 20 giorni di prognosi mentre il padre ed il fratello rispettivamente 5 e 10 giorni di prognosi. L’arrestato è stato tradotto in carcere.
Dopo l’ interrogatorio di garanzia del Gip l’arresto è stato convalidato ed all’uomo, appunto, applicata la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Treviso Bresciano.

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