Il cibo al tempo delle palafitte
di Cesare Fumana

Sarà inaugurata questo sabato 20 giugno al Museo Archeologico di Gavardo una mostra dedicata a come veniva prodotto e procacciato il cibo nella Preistoria, grazie ai ritrovamenti dello scavo di Lucone


Lo scavo archeologico del lago Lucone a Polpenazze ha portato alla luce molti strumenti utilizzati dagli uomini delle palafitte per coltivare e procacciarsi il cibo. Non solo. Sono stati ritrovati anche i cibi di cui si nutrivano: molti semi e frutti.

Questo e molto altro sarà esposto nella nuova mostra “Hut’s kitchen - In cucina al Lucone” che sarà inaugurata questo sabato 20 giugno alle 17 presso il Museo Archeologico della Valle Sabbia di Gavardo.
All’inaugurazione interverranno il presidente dell’Istituzione museale Angelo D’Acunto, il sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola e il direttore del museo Marco Baioni.

Quella del museo di Gavardo è una delle mostre dedicate al cibo organizzate da una rete di cinque musei, attraverso l’iniziativa “Back to the roots – Alle radici del cibo. L’alimentazione al tempo delle palafitte”, realizzate con il patrocinio di Italia Expo Milano 2015.

Il percorso presentato dal museo di Gavardo illustrerà come gli uomini delle palafitte dell’età del Bronzo, vissuti nel secondo millennio avanti Cristo, si alimentavano: gli strumenti utilizzati per la coltivazione (zappe, ecc.), le suppellettili utilizzate per conservare e consumare il viso (vasi, piattini, ecc.), molti semi e frutti ritrovati negli scavi.

Fra i ritrovamenti interessanti del Lucone, c’è una varietà di cereale ormai scomparso. “Si tratta di una specie di frumento non più presente nelle nostre zone – ci spiega il dott. Marco Baioni, direttore del museo gavardese e responsabile dello scavo di Lucone – ed è simile a un cereale ancora coltivato nella zona del Caucaso. Questo ci fa riflettere sul tema della biodiversità, delle tante specie di piante che sono scomparse: coltivazioni soppiantate da altre più produttive, oppure per altre ragioni che non conosciamo”.

La mostra sarà arricchita da ricostruzioni 3D in legno e da un tavolo touch screen che permetterà di sapere di più sul cibo degli uomini della Preistoria.
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