Voci arabe nella parrocchiale dell'Assunta
di Ubaldo Vallini

Inizia a Bione questa domenica alle 16:30 il ciclo valsabbino degli incontri denominati Il canto delle Pietre. Per l'occasione l'ensemble Sannin si esibirŕ in un repertorio che ripercorre il pensiero del grande Kahlil Gibran.

Inizia a Bione questa sera alle 16 e 30, nella Parrocchiale della Pieve dedicata all’Assunta, il ciclo valsabbino degli incontri denominati “Le Alpi – la montagna umanizzata” del circuito “Il canto delle pietre” organizzato dal Comitato Lombardia Europa Musica 2000 (costituito da Provincia di Brescia, Comunità Montana di Valle Sabbia, Comuni di Bione, Capovalle, Paitone, Provaglio Val Sabbia, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Generale per lo Spettacolo dal Vivo, Regione Lombardia) in collaborazione con le parrocchie di Bione, Capovalle, Paitone e Provaglio Valsabbia.

Sul tema “I grandi pensatori: Kahlil Gibran”, poeta, pittore e filosofo libanese che visse a cavallo fra l’Ottocento e il Novecento, si esibirà l’Ensemble Sannin, formazione musicale coordinata dal cantante e liutista libanese Ghazi Makhoul, costituita da musicisti provenienti da diversi paesi del mondo arabo (Libano, Egitto, Marocco, Palestina) che vantano una formazione di tipo classico appresa nei migliori conservatori dei loro paesi d'origine e che anche in Italia collaborano con diverse prestigiose formazioni nel panorama della musica araba ed in generale della musica etnica.

Questo ciclo ha adottato come nome “Il Canto delle Pietre”, parafrasando l’idea di pietre che cantano di Schaffer, cogliendo il rapporto stretto fra i canti, in particolare gregoriani e ambrosiani, i suoni che l’architettura crea e l’apporto che conferiscono alla liturgia.
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