La Guerra, l'Americano e i Valsabbini
di Redazione

Accadde l'8 febbraio di 70 anni fa: un aereo americano cadde nei prati a Castello di Serle, il pilota venne ospitato per due mesi a Bione. In questi giorni le figlie di Wilbur arrivano dall'America, per ricordare 



La discesa col paracadute, la fuga da Serle, i nascondigli a Bione.
Un'esperienza umana che il pilota americano, Wilbur Johnson non dimenticò.
Per questo alla sua prima figlia mise il nome di Silvy Terry, da quelli di Silvio Vallini e Teresa Ninfadeale, i due bionesi che lo nascosero ai rastrellamenti per mesi e gli salvarono al via.

Una storia che in questi giorni è finita in un libretto scritto a più mani e in un film.

Il libro è stato scritto grazie al coordinamento dell'appassionato Fabrizio Peli; col maestro Bernardo Zanola che ha raccolto le testimonianze dei serlesi; Ubaldo Vallini quelle dei bionesi che ancora ricordano.

Il film è stato realizzato dai ragazzi della II A delle Medie di Serle, con ricostruzioni dettagliate, documenti e costumi d'epoca.

Intenso il fine settimana commemorativo, alla presenda di un gruppo di persone giunte in Italia appositamente dagli Stati Uniti, fra queste la stessa Silvy Terry e le sue due sorelle più giovani.

Si comincerà a Bione questo venerdì con un intervento in classe alle Elementari del paese e con la presentazione serale del volumetto, nel saloncino delle scole elementari alle 20 e 30, durante la quale verrà proiettato anche il film. 

Sabato alle 20 e 30 l'appuntamento è nel Teatro San Domenico Savio di Serle, con la proiezione del film.

Domenica la giornata clou, a Serle
Alle 11 a Castello, dove cadde l'aereo, per la cerimonia di inaugurazione di una targa commemorativa alla presenza delle autorità civili e militari.
Alle 15 a Villa, coi voli in leicottero e lo spettacolare lancio di paracadutisti che atterreranno nel campo sportivo.

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