Sul ponte, il 24 maggio
di Redazione

Un convengo, una sfilata e una mostra. Tre i momenti della grande manifestazione che a Ponte Caffaro ha ricordato l'ingresso italiano nella prima guerra mondiale.
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Particolarmente significativa, fra le tante, la manifestazione nella frazione bagossa, proprio dove cent'anni fa le truppe italiane entrarono in territorio nemico, organizzata dalle associazioni d'arma in collaborazione con l'amministrazione comunale bagossa.

Al convegno del sabato, "moderati" da Luca Ferremi, sono intervenuti il presidente degli alpini della Monte Suello Romano Micoli, gli storici locali Giancarlo Marchesi per la parte bresciana e Gianni Poletti per quella giudicarese.

Gli esperti hanno parlato di una guerra che pochi avevano voluto, del tutto inutile, ma che per la prima volta ha registrato milioni di morti, 600mila dei guali italiani. Ancora più numerosi futono coloro che rimasero invalidi e mutilati, o che morirono per le conseguenze della guerra, come il caso della terribile epidemia di "spagnola".

Alberto Vaglia e Giancarlo Melzani, hanno per l'occasione presentato il loro libro "Lettere dal fronte di Caduti valsabbini", per le Edizioni Valle Sabbia, che si rifa proprio a quella terribile esperienza.

Alla domenica la sfilata, alla quale hanno partecipato numerosi rappresentati delle associaizoni d'arma, da tutta la Valle e anche oltre.
Dopo la posa di una corona d'alloro al monumento ai Caduti, fra gli altri, hanno preso la parola un rappresentante della Monte Suello e il delegato regionale degli Artiglieri, il consigliere regionale e presidente della Commissione antimafia Gianantonio Girelli, il sindaco di Bagolino Gianluca Dagani e l'assessore alla Cultura Sabrina Scuri.

A don Fabio il compito della benedizione, alla banda di Storo quello di scandire in musica i momenti salienti della manifestazione.
Poi il corteo fino alla sede degli alpini caffaresi, dove è stata celebrata la messa al campo.

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