Rifugiati a Gavardo
di Cesare Fumana

Da lunedì sono giunti nel centro valsabbino 16 rifugiati ospitati in appartamenti messi a disposizione della Prefettura da un privato. L’Amministrazione comunale sarebbe stata informata solo ieri. Domenica un presidio in piazza della Lega Nord


Sedici rifugiati sono stati alloggiati dalla Prefettura in miniappartamenti messi a disposizione di un privato in via Quarena a Gavardo.
Si tratta di un complesso di proprietà di un privato residente a Brescia, che anni fa aveva sistemato questo stabile nel centro storico di Gavardo, ricavandone bilocali e minialloggi per anziani, che però non hanno trovato mercato fra gli anziani gavardesi.
Negli anni sono stati comunque affittati, alcuni anche a cittadini extracomunitari, la maggior parte dei locatari attuali.

Quelli vuoti adesso sono stati affittati alla Prefettura, impegnata nell’emergenza immigrazione.

I 16 rifugiati sono giunti a Gavardo lunedì, ma nessun avrebbe avvisato l’Amministrazione comunale del loro arrivo.
Solo mercoledì si è saputo della loro presenza, per un via vai diverso dal solito dall’abitazione di via Quarena.
In Comune, però, non era arrivata nessuna comunicazione ufficiale, che è giunta solo questo giovedì pomeriggio al comandante della Polizia locale.

«L’Amministrazione comunale – riferisce l’assessore ai Servizi sociali Alessandro Salvadori – era stata interpellata mesi fa dalla Prefettura in merito alla disponibilità di questi alloggi di proprietà di un cittadino privato residente a Brescia, ma in più occasioni, anche in un incontro in Prefettura sul tema, avevamo espresso le nostre perplessità sul luogo, nel centro storico di Gavardo, che già presenta delle problematiche per la presenza di immigrati e per fenomeni di delinquenza, situazioni note anche alle Forze dell’ordine presenti all’incontro».

«Tra l’altro – prosegue Salvadori – il nostro Comune ospita già da fine 2014 quattro rifugiati, alloggiati in un appartamento del Comune a Sopraponte, per i quali ci siamo attivati con una convenzione con il Consorzio Laghi, che si occupano di tutte le incombenze (vitto, percorsi di integrazione, corso di lingua italiana, ecc.) come prevedono i protocolli. Il tutto, va detto, senza spese a carico dell’Amministrazione comunale. Con questo pensavamo di aver assolto al nostro impegno di accoglienza».

Al di là della mancata comunicazione da parte della Prefettura, la preoccupazione dell’assessore è che queste persone non vengano lasciate da sole, ma vengano seguite, com’era stato per i quattro rifugiati già ospitati, per evitare che si aggiungano problemi a problemi.

Anche la collega di giunta, Angela Elisa Maioli, della Lega Nord, ha espresso disappunto per la mancata comunicazione della Prefettura e con il vicesindaco e collega di partito Sergio Bertoloni hanno comunicato che domenica prossima, 24 maggio, «in mattinata, verrà allestito un presidio a Gavardo, in Piazza Marconi, organizzato dalla Lega Nord per protestare e sensibilizzare la cittadinanza dell’arrivo di 16 "rifugiati" inviati dalla Prefettura di Brescia e che hanno trovato alloggio presso una struttura messa a disposizione da un privato».
Alle 11 si terrà anche una conferenza stampa con la partecipazione di parlamentari, consiglieri regionali e del segretario provinciale della Lega Nord Paolo Formentini.

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