«Acquadoro»
di Fabio Borghese

Lucilla Giagnoni, amatissima e acclamata dal pubblico bresciano, questo martedì 19 maggio chiuderà la rassegna ad Odolo con uno spettacolo tratto da "L’oro del mondo" di Sebastiano Vassalli


Con Acquadoro di Lucilla Giagnoni, previsto ad Odolo martedì 19 maggio presso il Cinema Teatro Splendor ore 20,45, si chiude la prima edizione di Altri Sguardi Teatro in Val Sabbia.  
Acquadoro è un progetto di Lucilla Giagnonitratto da L’oro del mondo di Sebastiano Vassalli che vede in scena Lucilla Giagnoni e Marco Tamagni, musiche di Marco Tamagni e Paolo Pizzimenti, collaborazione alla drammaturgia di Maura Riccardi.

A setacciare la sabbia restarono pochi solitari che poi scomparvero: con loro, sembrò anche scomparire il ricordo di un’epoca per certi versi sognata, più che vissuta. Smemorata per scelta, povera per necessità. Fuori dal tempo: come l’oro.
Sebastiano Vassalli,  L’oro del mondo

All’indomani della Seconda guerra mondiale molte persone patirono la fame. Il lavoro scarseggiava e la ripresa economica tardava ad arrivare, così alcuni si ingegnarono, creando nuove occasioni, costituendo il movimento cooperativistico, unendo le forze e anche impegnandosi in mestieri antichi, quasi mitici, come la ricerca dell’oro.

Lungo le sponde del Ticino, nella provincia novarese, i cercatori d’oro tornarono a setacciare la sabbia, per una stagione tanto breve quanto intesa nella storia italiana, una stagione di cambiamento, d’innovazione: la diffusione capillare del telefono, l’avvento della televisione, l’acqua corrente in tutte le case. L’Italia, pian piano, si stava risollevando, stavano aprendo nuove industrie, si registravano le prime battaglie sindacali, aumentava il grado di istruzione e così il mestiere mitico e sognato della ricerca dell’oro veniva presto dimenticato. Una parte della memoria del territorio sembrava morta per sempre.

Lo spettacolo Acquadoro nasce dalla necessità di raccontare il territorio, in un periodo importante della storia italiana. Lo spunto per Lucilla Giagnoni non poteva che essere quindi L’oro del mondo di Sebastiano Vassali, testo che con lucidità traccia i contorni di una storia e dei suoi personaggi, unendo eroicità e meschinità, come solo un grande autore sa fare. I cercatori, i trasportatori di pietre, gli operai delle concerie, i venditori a domicilio, i reduci della guerra sono solo alcune delle figure che intrecciano le loro vite in una locanda vicino al fiume, un crocevia un tempo importante per i rapporti umani ed oggi dimenticato.

Accanto alla parola, la musica dal vivo
è un sottofondo continuo: canzoni popolari, successi dell’epoca e composizioni blues che riscoprono l’autenticità stessa del genere parlando del lavoro nella lingua dei lavoratori, il dialetto.
Lucilla Giagnoni firma la drammaturgia, recitando, narrando e leggendo brani tratti dal testo di riferimento e da testimonianze raccolte nel corso di ricerche storiche, da racconti popolari.

Marco Tamagni da anni compie approfondite ricerche musicali, recuperando la memoria storica di tradizioni musicali salvando così un patrimonio di canti popolari che altrimenti andrebbe disperso, ma anche reinventando la tradizione. Il lavoro iconologico, supportato dalla collaborazione del compositore Paolo Pizzimenti, si unisce alla particolare presenza scenica dell’artista che permette di evocare tempi ormai mitici, raccontando le storie del territorio: storie di lavoro, d’amore, di dolore e gioia.

Alla fine dello spettacolo Lucilla Giagnoni sarà disponibile per incontrare il pubblico in sala.

I biglietti (intero 10 € - ridotto 5 €) saranno in vendita la sera dello spettacolo dalle ore 20 presso la biglietteria del teatro. Nei giorni precedenti è possibile prenotarsi e/o avere informazioni chiamando i numeri 030.3759792 o 327.1054158 (da lunedì a venerdì dalle 12 alle 14) oppure scrivendo a: altrisguardivst@virgilio.it. 
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