Autocanguro a Pregastine
di Ubaldo Vallini

Incredibile la dinamica dell'incidente che nella notte fra sabato e domenica ha coinvolto un 19enne di Bione e la sua Mercedes classe A
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Di angeli custodi a Pregastine se ne devono essere scomodati un bel po'.
Quello che si preoccupa delle sorti di Marco, il 19enne bionese che era alla guida dell'auto, uscito illeso da un incidente dalla dinamica curiosa quanto terribile.
Ma anche quelli di ragazzi che quella notte, proprio in quel prato, avrebbero dovuto fare una delle loro "tendate".

Marco viaggiava su una Mercedes Classe A e stava rientrando a casa dopo essere stato in città con gli amici.
Ha fatto tutto da solo.
Forse a causa di un colpo di sonno, in pieno rettilineo, arrivando da Sabbio Chiese e qualche centinaio di metri prima di arrivare al rondò di Pregastine, è uscito di strada sulla sinistra.

Inequivocabili i segni nell'erba: l'auto ha retto al cappottamento nell'argine che sorregge la Provinciale 79 per alcune decine di metri, poi si è intraversata.
A quel punto ha divelto un muretto di contenimento ed investito di striscio un palo di cemento che sorregge la linea elettrica.

Il manufatto si è piegato di lato e ha fatto da trampolino.

L'utilitaria è così schizzata su di almeno cinque metri, come testimonia un pezzo di rivestimento del fondo rimasto incastrato fra i rami di un noce.
Senza colpire la pianta l'auto è poi ricaduta in una stradina laterale ed è nuovamente rimbalzata superando, senza urtarla, la rete di recinzione alta almeno un paio di metri che protegge (si fa per dire a questo punto) la propietà dei fratelli Ghidinelli, quelli delle moto, di Sabbio Chiese.

Chi ha visto quell'auto completamente distrutta ferma nel prato, lontana dalla Provinciale e soprattutto senza che avesse sfondato la recinzione, ha faticato non poco a capire cosa potesse essere successo.
Marco intanto era a casa, dormiva tranquillamente nel suo letto, qualcuno la notte stessa gli ha dato un passaggio.

Avrebbe potuto essere una tragedia: proprio quella notte, la piccola piana erbosa recintata dei Ghidinelli, avrebbe dovuto ospitare ua "tendatata" di ragazzi:
«Aveva piovuto un po', abbastanza per rendere il prato fangoso, così hanno preferito piazzare le tende in un altro posto più adatto, dall'Ughi a Odolo. Non oso immaginare quello che avrebbe potuto succedere qui» ci ha detto uno dei proprietari del fondo.

Rilievi da parte della Polstrada di Salò.

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Per una delle foto (quella da lontano) grazie a Gregorio Fedele

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