Campanari senza campanilismi
di Marisa Viviani

Dopo l'entusiasmante esperienza del novembre scorso, i campanari bresciani e bergamaschi sono nuovamente tornati a Bagolino per suonare le campane della Chiesa di San Giorgio, con un grande concerto che ha dato voce alle sue nove magnifiche campane


Continua il recupero della tradizione campanaria nella Valle del Caffaro.
Dopo l'entusiasmante esperienza del novembre scorso, i campanari bresciani e bergamaschi sono nuovamente tornati a Bagolino per suonare le campane della Chiesa di San Giorgio, con un grande concerto che ha dato voce alle sue nove magnifiche campane. Molto soddisfatti gli esperti campanari giunti da vari paesi del bresciano e del bergamasco, e perfino da Crema e da Desio, affiliati alla Federazione Bresciana Campanari e alla Federazione Campanari Bergamaschi.

- Si tratta di un concerto campanario di rara integrità e limpidezza di suono; le campane del 1931 sono state fuse tutte da un unico fonditore, Francesco Dadda e Figli di Crema, sono scampate alla requisizione bellica e ad altri danneggiamenti, e sono giunte fino ai giorni nostri nella completezza dell'armonia tonale prevista dal fonditore; hanno quindi un ottimo suono singolarmente e di insieme, ed è un piacere per noi campanari suonarle e per la gente sentirle. - Così i commenti dei campanari; del resto non si giustificherebbe l'arrivo da tanto lontano per suonare queste campane. Grande contentezza anche da parte degli abitanti di Bagolino nel riascoltare la musicalità e la potenza sonora delle loro campane affidate alle mani esperte di veri, appassionati campanari.

Il concerto campanario collocato sul granitico campanile della Chiesa di San Giorgio ha una potenzialità musicale che merita la massima valorizzazione; le iniziative già avviate e in programmazione sono infatti intese al recupero della tradizione interrotta da quarant'anni di suono esclusivamente affidato alla movimentazione elettrica delle campane, che ha disperso saperi, manualità, repertori, consuetudini e creato un vuoto generazionale non facilmente colmabile. L'associazione culturale Habitar in sta terra e la Parrocchia di Bagolino stanno così collaborando affinché il grande patrimonio di beni immateriali e materiali legato alla tradizione campanaria locale non vada del tutto disperso e ciò che è possibile salvaguardare trovi una nuova collocazione e interpretazione nella propria comunità; come analogamente sta avvenendo in varie zone del nostro Paese.

Tutti coloro che sono interessati a scoprire o riscoprire questa realtà saranno pertanto i benvenuti nel gruppo di aspiranti campanari che si sta costituendo nella Valle del Caffaro; gruppo che non sarà riservato soltanto ai bagossi, ma sarà aperto anche a persone dei paesi limitrofi, Ponte Caffaro innanzitutto, ma anche i paesi della Valle Sabbia e della Valle del Chiese. E aperto anche alle signore; il primato di partecipazione a Bagolino spetta infatti ad una donna, Emanuela, che ha suonato anche in questa occasione con grande impegno e disciplina, battendo di gran lunga i colleghi bagossi per decisione e volontà di perfezionare la propria capacità.

Requisito quindi indispensabile per i neofiti: curiosità e interesse per le campane e per il mondo campanario; ma anche voglia di collaborare con altri senza anacronistici campanilismi.

Nota: presto un incontro informale sull'argomento, che segnaleremo.

Nelle foto di Luciano Saia:
. Il campanile della Chiesa di San Giorgio a Bagolino
. I campanari bresciani e bergamaschi in azione, ed Emanuela in rappresentanza dei bagossi.


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