Abuso edilizio
di Salvo Mabini

Vincoli non rispettati, case invece che stalle, violazione delle normative antisismiche. A Bagolino, in sette, a vario titolo, finiscono nei guai


I carabinieri di Bagolino, al termine di un servizio finalizzato a prevenire e reprimere forme di abusivismo edilizio, hanno denunciato a piede libero sette soggetti a vario titolo, in qualità di proprietari, committenti, progettisti, direttori ed esecutori dei lavori.

I militari, in particolare, hanno potuto accertare a carico dei sette soggetti, in tre diversi luoghi del territorio di competenza, abusi edilizi in zone sottoposte a vincoli paesaggistico – ambientali; realizzazione in assenza di permessi per costruire, di autorizzazione paesaggistica ed in violazione della normativa antisismica, di stabili denunciati come fabbricati ad uso agricolo ed invece trasformati a civili abitazioni e realizzazione di opere in assenza della progettazione, della denuncia e del collaudo statico.

E’ stata accertata anche la falsità ideologica commessa dai progettisti e direttori dei lavori.
Di più: in un caso è stato sequestrato un immobile ad uso di civile abitazione, come seconda casa, in quel di Ponte Caffaro.

Già alcuni anni fa, sul Pian d’Oneda, i lettori ci avevano segnalato la presenza di strani garage con tanto di caminetto che usciva dal tetto.
Ora, mentre la legge farà il suo corso esaminando le implicazioni penali della vicenda, toccherà all’amministrazione comunale imporre delle soluzioni.

Laddove gli abusi potranno essere sanati
si procederà con le relative pratiche ed eventuali multe.
Nei casi invece dove mettere a posto le cose non sarà possibile c’è che si debba ricorrere alle demolizioni.

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