La risposta di Mattei
di Massimo Mattei

Tirato in ballo dal sindaco di Prevalle, ci scrive Massimo Mattei, ormai ex segretario Anpi della Bassa Valle Sabbia. Pubblichiamo volentieri



Buongiorno, chiamato in causa dal Sindaco di Prevalle, riguardo alla sua decisione di disertare il 25 aprile, notizia a cui avete dato giustamente risalto, chiedo cortesemente di pubblicare anche la mia risposta.

Ecco quanto scrive Mattei, indirizzando la sua missiva al sindaco di Prevalle Amilcare Ziglioli e per conoscenza ai suoi colleghi di Gavardo e Villanuova sul Clisi:

«Prendo visione della Sua lettera, inviatami a soli 4 giorni dal 25 Aprile, a quasi un anno di distanza dall’ultima manifestazione e già noto qualcosa di strano.
Strano perché si riferisce a fatti che sarebbero accaduti negli ultimi 5 anni, ma che molto opportunamente vengono a galla solo in questi giorni, quasi Lei ci avesse pensato un anno intero prima di giungere a questa decisione.

Ripensando ai fatti accaduti nelle scorse manifestazioni, organizzate per il 25 Aprile a Prevalle, che rammento di avere personalmente condotto in almeno 4 casi su 5 e per le quali naturalmente mi assumo le responsabilità del caso, non mi tornano alla mente quei manipoli di loschi figuri che insultavano o dileggiavano l’oratore dell’Amministrazione Comunale.

Ricordo, per la verità
, un epiteto partito dal pubblico lo scorso anno, al quale non è stato dato seguito da altri e quindi lasciato cadere, come conviene in questi casi.
Ricordo invece perfettamente che in nessun caso Lei o gli oratori dal Lei incaricati sono stati interrotti, tantomeno da insulti e offese.

Se però ci si riferisce al fatto che probabilmente i discorsi proferiti non sempre sono stati particolarmente apprezzati, e questo talvolta è risultato evidente, non significa certo che qualcuno si debba sentire offeso, soprattutto se autore di qualche ricostruzione storica quanto meno “fantasiosa” dei fatti resistenziali.
Per questo non vi è mai stato bisogno di intervenire in difesa di nessuno.

In altri luoghi, non certo a Prevalle, sono accaduti fatti incresciosi con oratori a cui veramente è stato impedito di parlare, ma, torno a dire, questo non fa parte del nostro modo di fare.

Credo che la contrapposizione di idee faccia parte della dialettica politica e che in tal senso vada intesa, anche quando ci si deve prestare, come nel caso dei pubblici amministratori, ad intervenire a manifestazioni che magari non si gradiscono particolarmente.

Tuttavia ricordo che il giorno della Liberazione è Festa Nazionale, promossa dalla Repubblica Italiana, non dall’ANPI, e che è dovere dei pubblici amministratori osservarla e promuoverla.
Non si può scegliere, da Sindaco, a quale festa nazionale aderire o a quale rinunciare, questa almeno è la mia opinione.

Per quanto sopra espresso
le confermo che la partecipazione dell’Amministrazione Comunale alla commemorazione del 25 Aprile, così come ad altre iniziative, è sempre stata e sempre sarà gradita a me personalmente e all’Associazione che qui rappresento.

Cordialmente,
Massimo Mattei

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