Monitoraggio «sismico» e congiuntura economica
di Cesare Fumana

Nel corso di un’assemblea fra gli operatori delle cave di estrazione del marmo di Botticino si è fatto il punto sui monitoraggi ambientali, sul controllo delle esplosioni e sulla situazione di mercato che rischia di deprezzare il prodotto


Le tematiche ambientali, il monitoraggio delle esplosioni che causano disagio agli abitanti delle zone limitrofe alle cave e la situazione di mercato del marmo sono stati gli argomenti all’ordine del giorno dell’assemblea del Consorzio cavatori di Nuvolera, svoltasi sabato scorso, 18 aprile, nella sala consiliare di Nuvolera, allargata per l’occasione anche agli altri due Consorzi marmisti e agli operatori che operano nel mercato internazionale del Botticino e Brecce di varie tipologie.

I lavori sono iniziati con l’intervento del presidente del Consorzio Cavatori “Bacino Marmifero Valle di Nuvolera” Giuliano Ghirardi, il quale ha introdotto la tematica dei monitoraggi ambientali da effettuarsi con cadenza semestrale in attuazione della recente pronuncia di Compatibilità Ambientale (Cosiddetta V.I.A. di Bacino) e riguardanti il settore delle polveri, dei rumori, delle vibrazioni, della avifauna e della chirotterofauna (pipistrelli).

Il successivo approfondimento, affidato a tecnici del settore, ha riguardato anche l’argomento esplosivi e le modalità di loro utilizzo nel rispetto della normativa apposita e di un nuovo protocollo d’intesa che vedrà coinvolti di concerto con tutti gli operatori i cinque Comuni interessati (Botticino, Nuvolera, Nuvolento, Serle e Paitone).

Un risultato importante per il comune di Serle che ritiene utile l’accordo sul monitoraggio delle vibrazioni conseguenti all’utilizzo di esplosivi, tema molto caro ai cittadini delle frazioni di Flina e Sorsolo dove si percepiscono, in alcune circostanze, delle vere e proprie “scosse” al limite della sopportazione. Concretamente nell’accordo è previsto l’utilizzo di sismografi da utilizzare per rilevare periodicamente i livelli di vibrazione e le conseguenti azioni da intraprendere in caso di non rispetto dei limiti.

La prima parte dell’assemblea si è conclusa con l’interventi del Sindaco di Nuvolera, Andrea Agnelli, del capogruppo di maggioranza del Comune di Nuvolento e del vicesindaco di Serle, Gianluigi Zanola che hanno da riconosciuto l’importanza dell’attività estrattiva richiedendo però ai cavatori di adempiere puntualmente a quanto statuito dalla recente pronuncia regionale in campo Ambientale a salvaguardia della salute e della quiete pubbliche talvolta compromesse dai brillamenti di sostanze esplosive quanto dalla propagazione di polveri nelle fasi di perforazione, taglio e circolazione stradale.

Nella seconda parte, più significativa per l’attuale momento economico e congiunturale, il Sindaco di Serle, Paolo Bonvicini, in un articolato intervento ha evidenziato che la realtà delle cave ha rappresentato e rappresenta ancora oggi, per il proprio comune, un’ importante fonte di introiti economici, sui quali si è retto e si regge tutt’ora il bilancio dell’ente.

«Dal 2010 tali introiti sono calati di circa il 50% - ha riferito Bonvicini – passando da circa 2 milioni a 1 milione di euro. Gran parte del restante 50% inoltre non è pervenuto nei tempi stabiliti da contratto ed è stato dilazionato successivamente in piani di rientro, anche questi non sempre rispettati nei tempi previsti.

Ad oggi mancano all’appello delle casse comunali diverse somme del 2° e 3° quadrimestre 2014 nonché alcune rate dei già citati piani. La situazione appare quindi quanto mai critica soprattutto perché deboli appaiono i segnali di un cambiamento di tendenza e di atteggiamento da parte degli operatori nella gestione organizzativa e strategica dell’attività. Quest’ultima ci risulta segnata ancora oggi da un passivo per non dire “masochistico” gioco alla svendita dei prodotti, strategia che vede la totalità degli operatori perdenti da un punto di vista economico e frustrati, quando non rassegnati, da un punto di vista motivazionale.

Stante questa situazione non vi è, da parte del Comune di Serle, la disponibilità neppure di iniziare a parlare di una possibile riduzione dei fissi, che in questo momento avrebbe l’effetto di scatenare una conseguente ulteriore riduzione dei prezzi di vendita promuovendo un effetto domino di trascinamento al ribasso che vedrebbe ancora più perdenti il Comune da un lato e gli operatori dall’altro».

Il primo cittadino ha quindi avanzato delle proposte per far fronte a tale situazione, quali la realizzazione da parte del consorzio di un’analisi economica che funga da “linea guida” che individui per ogni tipologia di prodotto un prezzo base orientativo anche alla luce dei costi di produzione, e sviluppare una mentalità più cooperativa e d’insieme.

L’approfondimento svolto dal giovane Sindaco si è concluso con una provocazione:
«Stiamo viaggiando tutti sulla stessa barca contro un iceberg ben visibile e molto vicino. Abbiamo due strade davanti a noi: Possiamo reagire continuandoci a lamentare della sua presenza, strategia sicura per finirci contro oppure provare a cambiare rotta per cercare di evitarlo».

L’assemblea, coadiuvata dall’ing. Giovanni Merendino, presidente del Consorzio Produttori del marmo Botticino Classico ha sviluppato poi una serie di attente considerazioni che formeranno la base di successivi ragionamenti a rilancio di un prodotto di indubbia fama internazionale, deprezzato non tanto dalla congiuntura economica, quanto dalla grande abilità degli importatori esteri in grado prevalere sulle ragioni di taluni produttori, anche facendo leva sulle difficoltà di questo periodo particolare.

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