Il rancore del lago d'Idro
di Dru

Ho letto con interesse le frustrazioni di Gianluca Bordiga che, in qualche maniera, sono espresse su "Anfo racconta", con il titolo "il lago"


...E vorrei fare un’analisi di quel testo per destinarvi un aspetto sicuramente sentito sul protagonista in gioco,Gianluca, ma che in qualche modo non avete mai davvero così determinato.

Dice Gianluca "Coloro che nel 2007 fecero nascere l'associazione Amici della Terra Lago D'Idro e Valle Sabbia, anche per non disperdere tutte le straordinarie energie che si formarono in difesa del Bene Ambientale Lago D'Idro lungo un percorso difficilissimo soprattutto per la sproporzione delle forze pro e contro che ebbe inizio vent'anni prima, oggi concretizzano ancor più il proprio lavoro in difesa del Bene Lago...", ma Gianluca, lo scopo è il Bene Ambientale o la difesa di quelle energie?

In questa, per altro lunga proposizione, il lago compare piuttosto accidentalmente che non sostanzialmente, ciò che risulta sostanziale è un processo referenziale del gruppo Amici della Terra, vero obiettivo delle parole scritte. Piuttosto un richiamo al gruppo e alla sua difesa, e il Lago cosa c'entra in tutto questo? Infatti la principale dice "anche per non disperdere tutte le straordinarie energie" non dice "per difendere il nostro straordinario Lago", il Lago diventa evidentemente un mezzo non un fine di questo gruppo che si dice Amico del Lago, insomma se è amico del Lago lo è per accidente o sostanzialmente?

Poi nell'articolo si accenna a questo professore Marco Vitale come relatore del ricorso alla Commissione Europea-Direzione generale per l'ambiente che ha una sola tecnica, come d'altronde quella appena sopra esposta, di parlare di sé e voler che se ne parli, infatti ancora non molto tempo fa scriveva come relazione alla Commissione Centrale Tutela Ambiente Montano:

"Un percorso positivo è rappresentato dalla vicenda del lago D'Idro. Questo delizioso piccolo lago alpino era avviato ad un degrado gravissimo ... Omissis. La viva ribellione delle popolazioni, appoggiate da alcuni comuni rivieraschi e da una intelligente opera di mediazione della Regione Lombardia, ha portato prima (2008) ad un accordo temporaneo firmato solo con i comuni rivieraschi, per prelievi più rispettosi delle esigenze naturalistiche e antropologiche... Omissis... Si tratta di un buon esempio di gestione integrata anche a monte ed a valle e di come la vigilanza dei cittadini, la capacità di guida degli enti locali, la responsabilità degli operatori economici possano portare a utile costruttivi compromessi, che sono l'unica alternativa possibile al rischio delle distruttive guerre delle acque "

Mentre oggi ci dice in quel ricorso alla Commissione al punto 28:

"Si tratta di Infrastrutture Lombarde spa, una delle solite società costituite e partecipate dalle Regioni italiane (nel caso di specie: dalla Regione Lombardia), che servono a distribuire prebende ai politici e a sprecare soldi pubblici"

Alla faccia dell'alternativa possibile al rischio delle distruttive guerre delle acque, e vi lascio immaginare come possibile alternativa gli altri punti all'ordine di questo documento.

Accuse non specifiche ma genericamente dirette alla Regione che non hanno alcuna consistenza e nemmeno vengono circostanziate se non accennando a fatti che sono al vaglio delle procure o hanno già sortito qualche condanna, ma che fino a prova contraria non condannano affatto Infrastrutture Lombarde che ancora, mi "sembra", sia a piede libero.

Insomma, una contraddizione dopo l'altra, Perry Mason avrebbe gioco facile a condannare questo modo di procedere, questo professor Marco Vitale dovrebbe ora farmi il piacere di dirmi quale Marco Vitale dobbiamo buttare nel cestino, quello dell'unica alternativa o quello della demagogia?

Insiste poi il testo di Bordiga
su posizioni che dir presuntuose e inconsistenti farebbe impallidire anche quel grande retore e politico di Renzi che a confronto è una verginella...

Dice il nostro buon Gianluca, compiendo un errore logico che anche un bambino delle elementari sospetterebbe, che l'attuale capacità di tenuta delle vecchie opere giustifica le anomalie delle istituzioni, o in altre parole, siccome le opere reggono allora questo significa che le istituzioni ci marciano sopra.

A parte la difficile convenienza dei due termini, natura e istituzioni, a parte quest'incompatibilità essenziale, sarebbe come dire che grazie al fatto che son vivo giustifico che non morirò e chi osa dire che son mortale compie un'anomalia sul mio esser vivo.Le Opere che sono dichiarate pregiudicate vanno cambiate, grazie a Dio e alla Regione e malgrado gli Amici della Terra.

Oppure questa:"l'associazione Amici della Terra, con i due ricorsi al TAR e alla Commissione Europea fornirà degli studi ineccepibili sotto il profilo tecnico e ambientale.." Come il Renzi "venderemo tutte le auto blu..."

Infine al vaglio quest'ultima frase,
per portarvi all'essenza di chi oggi in Amici della Terra influenza il comune d'Idro, che si fa telecomandare da questo gruppuscolo di arrabbiati:

".. Le intenzioni della Regione Lombardia, avviate con l'accordo Regione-Comuni del 5.8.2008, rappresentano un colossale falso ideologico, catalogabile nella gestione della pubblica amministrazione di quest'Italia gravemente malata perché svuotata di quelle cure che sono l'Etica della Persona e la sua capacità di vivere per nutrire un'anima ed una coscienza"... pof, pof, pof, cosa? Ma si mangia sta roba?

Sembrerebbero questi i soliti processi alle intenzioni che il Lago d’Idro e i suoi paesi francamente non si meritano.... Forse sono questi i sopraddetti studi ineccepibili che andranno al vaglio delle autorità competenti ?

Sono questi gli argomenti a difesa del Lago?

A me sembrano, si queste, solo tutte buone intenzioni, ma innanzitutto confuse, che poco o nulla hanno a che fare con le vere azioni...

Se i lacustri oggi, ma già ieri, non si uniscono per vedere cosa fare dentro queste Opere, gli resterà di stare a guardare e dire orgogliosi, a figli increduli della paterna stupidità, “..ma io gli ho detto no”.

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